Banche chiuse fino a mercoledì
Banche chiuse fino a mercoledì La vertenza sul contratto, che sembrava ormai conclusa, è tornata in alto mare Banche chiuse fino a mercoledì Indetti due giorni di sciopero senza preavviso ROMA. I bancari tornano sul sentiero di guerra. E questa volta senza preavviso: gli sportelli, chiusi ieri per il weekend, non riapriranno che mercoledì prossimo. Due giorni di sciopero che porteranno non pochi disagi alla ripresa del lavoro, quando le agenzie dovranno fronteggiare l'assalto dei clienti rimasti senza contante a ridosso delle vacanze di Pasqua. La trattativa per il rinnovo del contratto, ormai vicina alla conclusione, è improvvisamente precipitata nella notte di giovedì, quando le aziende hanno rifiutato ogni modifica al documento di mediazione preparato il 30 aprile scorso dal ministro del Lavoro Donat-Cattin. Fabi, Falcri e Flb - i più influenti sindacati di categoria avevano chiesto cambiamenti sulla retribuzione, gli orari di lavoro, la contrattazione integrativa. Il «no» della controparte è stato nettissimo: Acri e Assicredito hanno respinto anche la richiesta, presentata dallo stesso Donat-Cattin, per un nuovo incontro al ministero del Lavoro. «Quel documento non è trattabile - hanno detto - ci costa già abbastanza così». Immediata, a quel punto, la proclamazione dello sciopero. «Il rifiuto opposto al ministro dice un comunicato congiunto dei tre sindacati - è un atto di gravità estrema». Duro anche Giorgio Benvenuto: «Tutti gli scioperi hanno i loro sponsor ha detto il segretario generale della Uil -. Quelli che i lavoratori bancari sono costretti a promuovere il 9 e il 10 aprile sono sponsorizzati da Acn e Assicredito, che in questo modo preferiscono scaricare sull'utenza il prezzo di una posizione assurda e irresponsabile. Il "no" delle banche è finalizzato a mettere in difficoltà il sindacato di fronte all'opinione pubblica, già duramente provata dall'interruzione di altri servizi». Alle accuse gli imprenditori replicano con le cifre: «Il documento di mediazione presentato dal ministro - dice un comunicato dell'Assicredito - significa per noi l'assunzione di oneri rilevanti. Ad esempio, un commesso di banca con 18 anni di servizio, che attualmente guadagna 27/28 milioni l'anno, vedrebbe la sua retribuzione aumentata di oltre sei milioni. Un capufficio passerebbe da 36 a 47 milioni. Un "super-quadro" con 25 anni di anzianità, massima categoria impiegatizia, avrebbe un aumento di almeno 12 milioni all'anno». La trattativa riprende mercoledì, ma senza troppe illusioni. «La situazione della vertenza conferma Donat-Cattin - è estremamente critica». Ir. i.]
Persone citate: Donat-cattin, Fabi, Giorgio Benvenuto
Luoghi citati: Roma
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