Dal dischetto Von Basten mata il Bayern

Dal dischetto Von Basten mata il Bayern Dal dischetto Von Basten mata il Bayern L'infame campo frena il Diavolo poco sorretto dai gregari MILANO DAL NOSTRO INVIATO E' la terza finale, secondo Berlusconi, dopo le sfide con Real Madrid e Malines. Milan ieri sera in campo con molta tensione addosso, e l'ansia di cogliere il massimo a San Siro. Nelle due precedenti «finali», diamole per buone, i rossoneri sono infatti andati avanti grazie ai gol casalinghi. In trasferta, una sconfitta al Bernabeu e il risicato 0-0 in Belgio. Con Donadoni già fuori dalla Coppa Campioni per le tre giornate di squalifica, sette rossoneri — Baresi Tassotti Evani Maldini Massaro Van Basten e Colombo — sono andati in campo con già un cartellino giallo alle spalle, una situazione pesante. E come loro Costacurta Fuser, in panchina, più i fuori servizio Ancelotti Salvatori e Carobbi. Situazione delicata, a fronte di un arbitro da temere per la severità, lo svedese Karlsson. San Siro da infarto, stracolmo. L'allenatore bavarese Heynckes inventa Reuter, centrocampista ambito da molte squadre, Juve compresa, come terzino destro a guardia ora di Evani ora di Massaro. Un segnale, quello di Reuter difensore. Il Bayern gioca soprattutto in difesa affidando il contropieI de sui lanci lunghi a Bender e Mclnally. Tutti gli altri a coprire, con Kohler subito molto duro nella marcatura a uomo su Van Basten. E a fianco dello stopper Augenthaler pronto a dare man forte. Assieme alla coppia centrale, nella linea di difesa da destra a sinistra Reuter Dorfner che fungeva da centromediano metodista e Pflugler sulla sinistra. Ma anche Kogl, Strunz e Flick pronti a chiudere ed a ripartire. Partita difficile per il Milan. Un Milan diverso, a dimostrazione di quanto pesano le assenze di giocatori quali Donadoni e Ancelotti. Rijkaard non trovava uomini pronti a lanciarsi sugli spazi per il palleggio troppo leggero di Evani e Simone e alcune incertezze sulla fascia destra di Colombo. La folla di San Siro quasi muta, il primo urlo al 17' quando Simone entrava in dribbling in area sulla sinistra, veniva contrato da Reuter e cadeva a ter¬ ra. Ci è parso francamente che anche il rossonero si sia buttato, cercando il rigore. L'arbitro faceva proseguire, provava Rijkaard il tiro da lontano al 20' ma la palla era dritta per Aumann, quindi cercava (29') il dribbling Van Basten nel folto di un'area zeppa di maglie bianche, lo spazio per il tiro era stretto, il pallone rotolava debole verso il portiere. Alla mezz'ora la prima pallagol per il Milan. Punizione di Evani dalla sinistra, splendido stacco di Van Basten, secco il colpo di testa ma la palla finiva di poco fuori oltre il montante alla destra di Aumann. Due contropiedi consecutivi del Bayern tenevano in allarme la difesa rossonera al centro della quale Baresi pareva meno sicuro del solito. Il vero Milan lo si vedeva soltanto nel finale del primo tempo. Un forcing deciso, rapido, di fronte al quale il Bayern palesava carenze difensive evidenti. Prima Simone su lancio profondo di Tassotti costringeva Aumann ad un'improvvisata respinta di piede, l'azione proseguiva, Maldini ricacciava la palla nel folto, c'era un fallo su Evani dalla sinistra e sulla punizione si apriva una nuova mischia. Il forcing portava solo tre calci d'angolo. Penalizzato nel suo gioco più tecnico dall'infame terreno tut- to gobbe di San Siro, il Milan iniziava la ripresa cercando di vivacizzare la manovra offensiva con l'inserimento di Stroppa al posto di Colombo. I rossoneri cambiavano marcia, la difesa bavarese cominciava a soffrire. Si portava più avanti Rijkaard, Massaro lo proteggeva negli sganciamenti, Stroppa ed Evani si alternavano sulla fascia sinistra. Al 50' era Rijkaard anticipando Dorfner a lanciare Van Basten il quale teneva la palla in scivolata con un'acrobazia pregevole, saltava Kohler ma il suo tiro era centrale e sulla respinta di Aumann liberava Augenthaler. La coppia olandese era l'anima di un Milan con alcuni gregari (Simone soprattutto) sottotono. Al 61' Van Basten chiedeva e otteneva il triangolo da Rijkaard, e malgrado la chiusura di Kohler riusciva a calciare ma con poca potenza. Augenthaler rispondeva senza problemi. E calciava sul portiere (64') Stroppa, una palla-gol sprecata, liberato in area da Filippo Galli. Si giocava ormai nella metà canapo del Bayern. Forte sospetto di rigore al 69' su Massaro lanciato sul pallone e toccato da tergo da Pflugler, e prodezza al 72' di Aumann su botta secca di Evani. Sacchi lanciava Borgonovo chiamando fuori Simo- ne, e dopo 7' dal suo ingresso il giovane attaccante era atterrato in area su cross dalla destra. Rigore. Dal dischetto Van Basten batteva con rabbia, infilando la palla nell'angolo basso a destra di Aumann. Il Bayern replicava ma ancora il Milan vicino al gol. Tassotti e Borgonovo lo fallivano di un soffio. Restavano così 1! 1 -0 e un ritorno con rischio. Brano Peruccà MILAN H BAYERN G GALLI 6 | AUMANN 7 TASSOTTI 6 REUTER 6 MALDINI 6.5 PFLUEGLER 6 COLOMBO 5 KOHLER 6,5 STROPPA(46') 6 AUGENTHALER 6,5 F. GALLI 6 DORFNER 7 BARESI 6 KOEGL 6 SIMONE 5 FLICK 6 BORGONOVO (70) 6 BENDER 5 RIJKAARD 7 THON (82') sv VAN BASTEN 7 STRUNZ 6,5 EVANI 6 MCINALLY 5 MASSARO 6 AII.:SACCHI 6 All: HEYNCKES 6 0 Arbitro: KARLSSON (Svezia) 6,5 Rete: 77' Van Basten (rig.). Ammoniti: 25' Pflugler, 65' Dodner. Spettatori paganti: 62.717, incasso 3.028.618.000. Van Basten. Gol vittoria

Luoghi citati: Belgio, Madrid, Malines, Milano, Svezia