Il deficit del gruppo Bnl

Il deficit del gruppo BnlAssorbite parzialmente le perdite della casa madre Il deficit del gruppo Bnl Passim di 240 miliardi nel consolidato (contro i 498 della hanca) Forti accantonamenti al fondo rischi e 258 miliardi di minusvalenze ROMA. I. anno nero della Bau ca Nazionale del Lavoro si chiude con un disavanzo conta bile di 240 miliardi nel bilancio consolidalo del gruppo. Il «buco» e l'effetto dei crediti ^legalmente concessi all'Iraq dalla filiale di Atlanta dell istituto, che hanno già costretto l'azienda bancaria a chiudere 1 suoi conti per il 1989 con un disavanzo di 498 miliardi. Proprio in seguito a quegli avvenimenti il consiglio di amministrazione del gruppo Bill, che si è riunito ieri per approvare il bilancio consolidato relativo all'esercizio 1989, ha infatti deciso di rafforzare il patrimonio, raddopiando gli accantonamenti a fondi rischi, che passano a 778 miliardi rispetto ai 390 dell'anno precedente. 11 patrimonio di pertinenza del gruppo, escluso il risultato di esercizio, è invece passato da 3.462 a 4.278 miliardi, con una crescita del 23,6 per cento. L'incremento è dovuto, oltre che all'incremento delle riserve, soprattutto all'aumento di capitale riservato ad Ina ed Inps per 817 miliardi. Alla formazione del «patrimonio utile», che viene utilizzato per il calcolo dei coefficienti patrimoniali da parte della Banca d'Italia, concorre poi il prestito subordinato dell'ammontare di 1.200 miliardi che è stato accordato dall'Ina alla Bnl. Il presidente della Banca Na /tonale del Lavoro, Gianpiero Cantoni, si e detto soddisfatto I dei risultati conseguiti dal ' gruppo, annunciando che in tempi brevi dovrà essere attua- j la una nuova manovra di rafforzamento patrimoniale. «Il gruppo Bnl - ha affermato Cantoni - ha oggi ricreato i margini de; ratios prescritti dalle autorità di vigilanza, che consentono nuovi spazi alla crescita dei volumi operativi. Altri passi andrano compiuti, e rapidamente, per un ulteriore rafforzamento patrimoniale». Cantoni ha quindi tenuto a sottolineare come il fondo rischi generali sia cresciuto da 525 a 926 miliardi, coprendo cosi il 56,8 per cento del volume di crediti vantati dalla Bnl verso paesi che hanno ottenuto la ristrutturazione del loro debito estero. Si tratta, ha osservato il presidente, di «una percentuale che pone il gruppo Bnl in linea con le scelte compiute dalle principali banche internazionali». Il totale delle attività del giuppo è cresciuto del 12 per cento raggiungendo i 128.279 miliardi, la provvista totale è aumentata del 6,6 per cento, gli impieghi per cassa sono saliti del 9 per cento, quelli complessivi dell'8,9 per cento. Il patrimonio netto, insieme ai fondi rischi generali, si è in¬ vece attestato sui 5.204 miliardi con un incremento pari al 30,5 per cento. L'avanzo lordo e di 1.186 miliardi, in crescita del 24 per cento rispetto all'esercizio precedente, prima degli ammortamenti e degli accantonamenti ed esclusi gli interessi di mora. Il personale del gruppo Bnl è inoltre diminuito di 551 unità nel corso del 1989 ed alla fine dello scorso anno risultava pari a 25.670 dipendenti. Scendendo nel dettaglio, le sette sezioni di credito speciale hanno avuto un avanzo lordo di 360 miliardi (più 25 per cento) ed un utile netto di 121 miliardi (più 16 per cento), con accantonamenti pari a 143,8 miliardi. La provvista totale è cresciuta del 19 per cento, gli impieghi per cassa del 21 per cento, mentre i fondi patrimoniali hanno raggiunto i 1.571 miliardi (più 2,5 per cento). La Bnl Holding presenta un utile netto pari a 6,1 miliardi, in seguito a «congrui accantonamenti prudenziali». La Ifitalia, che opera nel settore del factoring ha invece messo a segno un utile netto di 9,1 miliardi con una crescita del 70% ed un turnover in aumento del 34%. La Locafit, infine, ha stipulato nuovi contratti per circa 650 miliardi, in crescita del 13,5 per cento, ed ha chiuso i suoi conti in sostanziale pareggio. [r. c. a.]

Persone citate: Cantoni, Gianpiero Cantoni

Luoghi citati: Atlanta, Ina, Iraq, Roma