Il magistrato impone a Scalfari e Caracciolo 200 miliardi di cauzione di Eugenio Scalfari

Il magistrato impone a Scalfari e Caracciolo 200 miliardi di cauzione Sequestrate le azioni Espresso Il magistrato impone a Scalfari e Caracciolo 200 miliardi di cauzione MILANO. La poltrona di Eugenio Scalfari alla Repubblica è più salda che mai, mentre la fortezza Fininvest ha ricevuto una nuova botta. Ieri il giudice Attilio Baldi ha disposto il sequestro cautelativo dei titoli Espresso ceduti un anno fa a Mondadori da Carlo Caracciolo e Eugenio Scalfari. Ha anche stabilito che entro un mese Caracciolo e Scalfari dovranno versare una cauzione di 200 miliardi. La richiesta di sequestro nasceva dalla constatazione che, non avendo la Mondadori dato il via nei termini previsti all'Opas (offerta pubblica di acquisto e scambio), parte integrante del contratto di vendita del controllo dell'Espresso, tale contratto diventava nullo. Baldi ha accolto la tesi che l'Opas era clausola fondamentale, ed ha affidato al custode Alessandro Pedersoli U 37,7% del capitale Espresso, conferendogli i diritti di voto. Questo significa che il 24 aprile, data fissata per l'assemblea dell'Editoriale Espresso, Fininvest non avrà la maggioranza per poter cambiare il consiglio, e Scalfari resterà dunque, ben protetto, dietro il suo scudo. Spiega Francesco Fenghi. che insieme a Franco Janni ha presentato il ricorso a Buldi «Adesso le parti andrai) no all'arbitrato, che è rituale, dunque prevede tempi stretti i Tenendo conto che ci vuole un j mese circa per nominare gli arbitri, si dovrebbe arrivare alla ! decisione finale entro il prossij mo luglio» Per Caracciolo c i Scalfan, arbitro sarà probabil mente Guido Rossi Immediata la risposta dellu ! Mondadori che. attraverso I.u ca Formenton ha dichiarato che ; il ricorso di Scalfari e Curoccio! lo. € montato ud urte su una risibile ipotesi di risoluzione del contratto per un inadempimento inesistente, è platealmente contrario a buona fede e finalizzato solo ad impedire alla Mondadori l'esercizio dei suoi indiscutibili diritti di proprietà», e ha definito il provvedimento «gravissimo». Nel pomeriggio i rappresentanti di Fininvest si sono recati in Consob, per le ultime intese sull'Opas che partirà venerdì 13 aprile. L'operazione, infatti, si riferisce a titoli non sotto sequestro. Per la Cir, che si muove d'intesa con Caracciolo e Scalfari, il sequestro è una buona notizia. Significa che, più che mai, Berlusconi deve affrettarsi alla trattativa, e con minori margini di manovra. Nelle ultime settimane, infatti, i vantaggi che Fininvest aveva conquistato con le prime sentenze del tribunale, si sono molto attenuati con la sospensione del sindacato e con l'approvazione in assemblea straordinaria di modifiche sta tutarie che rischiano di mutare il volto del consiglio Mondado ri. A questo punto, dunque, si dà per scontato che la trattativi! parta realmente, nun solo a pa i role. e che si concluda senza l troppi indugi. Poiché regista j dell'intero accordo è Medio ! banca, certamente Enrico Cuc 1 eia farà in modo di garantire un ) certo equilibrio, evitando pre ; vuricazioni liei resto. Medio ; banca ha buoni argomenti da | far valere Nei confronti di LV Benedetti, l'uscita rapido, e con ! onore, da una vicenda intrica i tissmiu. nei confronti di Finin j il mantenimento di una parte dell'impero Mondadori c. non dimentichiamolo, la sistemazione finanziari» di un muc | chio di debiti Valeria Sacchi

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