Quel pasticciaccio del 92'

Quel pasticciaccio del 92' Quel pasticciaccio del 92' Nappi dà il vantaggio ai viola Ixinducci e Battistinifanno 1-1 BREMA DAL NOSTRO INVIATO La Fiorentina esce imbattuta, dopo aver sfiorato il colpaccio, dal Weserstadion, lo stesso impianto che aveva conosciuto quattro mesi fa la disfatta del Napoli. Non è il caso di stupirsi: questa è la Fiorentina. Guidata in campo da un Battistini super, la formazione che in Italia rischia la B ha retto all'assalto dei panzer teutonici grazie anche alle parate di Landucci e poi, con un colpo di fioretto del solito Nappi, ha colpito il Werder, ma non è riuscita, appunto, a tramortirlo del tutto. Mai domi, gli uomini del Werder hanno sfruttato l'ultimo minuto utile, il 92', ben oltre il tempo regolamentare, per ristabilire la parità con un beffardo corner (il 19° della sera) sul quale Battistini ha ostacolato il portiere Landucci che volava a respingere: un gran pasticcio e palla deviata (di pugno?) in gol. Graziani, per tutto 1 incontro in piedi, dispone Pioli sul neozelandese Rufer, Pin sul futuro laziale Riedle, Dell'Oglio su Eilts e, a sorpresa, manda Malusa dalle parti del lunghissimo Neubarth. In avanti Nappi e Buso contro Otten e Borowka mentre Kubik e Baggio godono di buona libertà perché Rehhagel lascia a zona Wolter e Votava e crea le premesse per il veemente inizio tedesco. Neubarth è subito pericoloso in mischia e Landucci, aiutato da un compagno di difesa, prima si salva coi piedi (7') poi, seppur coperto, para a terra (10') un bel tiro di Riedle, abile a smarcarsi al limite dell'area. Superati i primi terribili minuti la Fiorentina trova modo di affacciarsi per la prima volta dal le parti dì Reck, ma un tentati vo di Kubik è rimpallato sulla linea dei sedici metri. Ci prova anche Buso (25') senza molta convinzione però e la sfera è fuori di molto. La partita non è bellissima, i viola reggono bene, sostenuti dai tifosi italiani, e l'arbitro non si fa incantare da una caduta di Neubarth a contatto con un Malusci, che prende confidenza col passare dei minuti (28'). Kubik si fa ammonire e salterà il match di ritorno per squalifica, ma al 34', respin gendo di testa davanti all'area intasata, dà il via alla più bella azione della Fiorentina: Buso, lesto, serve Baggio che fa pochi passi e lancia in corridoio Nappi, pronto il destro del goleador di Auxerre ma Reck è attento e sventa in corner con un intervento plastico e concreto. La Fiorentina sente di poter dar fastidio a una squadra che ha nel cross uno schema ripetuto fino all'ossessione (bravo Bockenfeld a proporsi un paio di volte approfittando di un Di Chiara ancora lontano da una condizione ottimale), Battistini, Pin e Pioli sembrano in grado di controllare le punte. A centrocampo il Werder non riesce ad imporsi. E il tempo si chiude con un altro brivido per tifosi tedeschi. Infatti (40') Baggio serve da campione Buso la cui conclusione di sinistro è improvvisa e secca, ma la palla prende la strada del fondo. L'intervallo porta un po' di pioggia e qualche consiglio a Rehhagel che in avvio di ripresa rilancia Hermann, centrocampista reduce da infortunio, al posto del terzino Bockenfeld. Ma è sempre dalle fasce che il Werder continua a tentare di sbloccare la situazione e, su centro di Otten (58'), Neubarth impegna di testa Landucci, ben piazzato. Di Chiara «entra» in partita e ferma un'incursione di Bratseth, troppo lento per far danni. La pressione dei tedeschi torna a farsi veemente, ormai Bratseth staziona nell'area viola, svetta ad ogni mischia e di testa manda la sfera di poco oltre la traversa (62'). Tra il 68' e il 70' Buso rimane a terra, colpito duro alla cavi glia sinistra e solo la cavalleria dei tedeschi, che spediscono la palla fuori, convince l'arbitro danese che il giovane centra vanti non sta facendo scena. Il Werder sembra rassegnato. E come ad Auxerre, clamore samente, in contropiede, quasi allo stesso minuto (77'), Nappi sfugge a Otten su lancio di Buso e insacca sull'uscita di Reck. L'arbitro Mikkelsen non concede poco dopo un rigore per fallo di Malusci su Neubarth scatenando le inutile proteste di una squadra tedesca comunque irriconocibile, che solo a tempo scaduto riagguanta il pari: calcio d'angolo di Eilts e pasticcio Landucci-Battistini, proprio loro, i migliori in campo. Franco Bado»sto

Luoghi citati: Auxerre, Italia