Presi i capi della «terza mafia»

Presi i capi della «terza mafia» I fratelli Mexico erano ricercati da un anno, la cattura in un bunker a Matera Presi i capi della «terza mafia» Sacra Corona, i due boss accusati di 15 delitti MATKRA. Altri) duro colpo alla «t»T7.a mafia» Ieri i carabinieri di Matera hanno arnrsmto all'alba, nelle campagne di Man tescili;busto, i capi della malavita del Tarantino, i fratelli Riccardo e Gianfranco Modeo. 33 e 30 anni Erano i bu&s in ascesa delle Sucra Corona Unita, la «malia di Puglia», l'associazione criminale che da due anni ha «colonizzato» il Salerno Entrambi tossicodipendenti, accusati di almeno quindici de luti, da otto mesi latitanti, sono stali sorpresi dai carabinieri in una sorta di bunker, scavato sotto una anonima masseria in campagna. Sono state catturale anche le loro fidanzate, nascoste nel rifugio insieme con un'altra coppia e cinque bambini. I fratelli Modeo erano ricercati dal luglio scorso, quando abbandonarono il soggiorno obbligato di Bernalda. un altro Comune in provincia di Matera, lungo la costa ionica. Erano stati condannati a 22 anni per l'omicidio di Matteo Maratta, avvenuto tre anni prima a Ta- rumo, dopo una guerra per il controllo del mercato dei frutti ' di mare a Praia, in Calabria. Ma : prima che la Cassazione confer- ! masse la condanna, nel luglio 1 dell 89 Riccardo e Gianfranco Modeo fuggirono, continuando a tirare le fila dell'organizza- i ciotta dalla latitanza. Ora sono stati scovati alla fi- i ne di un lungo lavoro di indagi- j ni e di appostamenti. Ai carabinieri di Matera erano giunte voci di un sospetto trafJico di j auto blindate nelle campagne di Montescaglioso. E la notte di j lunedi e scattata la trappola. I ! due fratelli devono aver intuito i qualcosa, e hanno cercato rifu- i gio nel loro nascondiglio. Ma era troppo tardi. Alla luce delle fotoelettriche, i carabinieri hanno circondato il casolare. Poi, dopo aver neutralizzato una ventina di cani da guardia, sono entrati. In casa non c'era traccia dei due fratelli. C'erano invece le loro fidanzate, Marisa Marangione, ventisette anni, legata a Gianfranco Modeo, e Anna Quero, 31 an¬ ni, nata a Cosenza, compagna i di Riccardo Modeo. e una terza | coppia. Pasquale Balzo e Lucia ! Santoro, entrambi di ventinove | anni Con loro c'erano cinque bambini. Il gruppo ha ostentato la massima tranquillità, che andava però diminuendo man mano che i carabinieri cominciavano a perquisire il locale. In due nascondigli sotterranei i sono stali trovati mezzo chilo ci 'oro. giubbotti antiproiettili, passamontagna, ricetrasmittenti, radiotelefoni e binocoli. | All'esterno del casolare c'erano ! alcune macchine blindate. La sorpresa maggiore era però in un'altra casupola, a cento metri dalla casa, immersa nel verde. Un cane vigilava l'ingresso, dentro una botola. Nel sotterraneo c'erano i due latitanti: Riccardo e Gianfranco Modeo, che non hanno nemmeno accennato ad una resistenza. Hanno solo gridato: «Ci arrendiamo». Presi ed ammanettati, sono stati portati nel carcere di Matera, a disposizione del procuratore della Repub¬ blica, Libero Panetta, che ha coordinato le indagini insieme al suo sostituto Vincenzo Autera. Sono accusati di detenzione e porto abusivo di armi da guerra. Nel bunker c'era un vero arsenale: 30 chili di tritolo, quattro detonatori e micce, due fucili automatici Kalashnikov con baionetta, un mitra calibro 9, un fucile a pompa, tre carabine di precisione, di cui una col silenziatore, una mitraglietta «tizi» di fabbricazione israeliana, quattro pistole di vario calibro, otto caricatori. Ed in più patenti contraffatte, carte d'identità e una decina di milioni di lire in contanti. Un fortino che doveva garantire la difesa, prima che dalle forze dell'ordine, dalle altre bande criminali con le quali è in corso una guerra senza quartiere. Le tre donne saranno probabilmente rilasciate, mentre l'uomo trovato in loro compagnia, Pasquale Balzo, è stato arrestato per favoreggiamento. Edmondo Soave