I greco-ciprioti «L'Onu ha fallito ma la Cee può farcela» di Andrea Di Robilant

I greco-ciprioti «L'Onu ha fallito ma la Cee può farcela» «Andreotti rilanci i colloqui di pace» I greco-ciprioti «L'Onu ha fallito ma la Cee può farcela» NICOSIA DAL NOSTRO IVIATO L'Italia premerà sulla Turchia per riattivare le trattative sulla questione cipriota nella speranza di aprire una breccia nel «muro» di filo spinato che divide l'isola da 16 anni. E' quanto ha promesso ieri Giulio Andreotti al presidente cipriota George Vassiliou, ricordando che l'Italia potrà svolgere un ruolo particolarmente utile quando assumerà la presidenza di turno della Cee il 1° luglio. «Sarò lieto — ha detto il presidente del Consiglio — se la Comunità deciderà di affiancare i suoi buoni uffici a quelli del segretario generale delle Nazioni Unite, Javier Perez de Cuellar». All'inizio di marzo era stato proprio de Cuellar ad incaricare Andreotti di sondare la situazione cipriota. Il piano Onu prevede la creazione di un unico Stato diviso in due regioni confederate, quella greco-cipriota e quella turco-cipriota. Ma Raouf Denklash, il leader turco-cipriota, insiste ora sull'autodeterminazione della sua regione. Di conseguenza, le trattative, alle quali de Cuellar lavorava da diversi anni, non sono mai neanche partite. L'isola, indipendente dal 1960. è divisa in due dal 1974. quando i colonnelli greci fecero un colpo di Stato per impossessarsene e la Turchia reagì occupando militarmente il 40 per I cento del territorio. Sedici anni dopo, le due parti sono ancora separate dal filo spinato e da una Forza di pace dell'Onu. Il governo greco-cipriota, cioè quello riconosciuto dall'Italia e gli altri Paesi occidentali, appare ormai sfiduciato sulle prospettive della mediazione Onu e ripone invece molte speranze nel ruolo dell'Italia ed eventualmente della Cee. Secondo il ministro degli Esteri George lacovo: «Bisogna premere direttamente su Ankara. Andreotti è uno statista europeo molto riconosciuto e il suo interessamento promette bene». Ma Andreotti è parso piuttosto restio ad impegnarsi in prima persona, privilegiando invece una linea unitaria della Comunità. Ha comunque escluso, per il momento, la possibilità di dialogare direttamente con Denktash, il leader turcocipriota. «Non abbiamo rappor ti — ha spiegalo il presidente del Consiglio — da quando la popolazione turca si è costituir ta a Cipro in una Repubblica autonoma che l'Italia non ha riconosciuto!. Andreotti appare invece disposto a sollevare direttamente la questione con Ankara, che controlla il regime di Denktash E i greco-ciprioti hanno subilo avanzalo una richiesta: che il ministro degli Esteri. De Michelis si rechi in Turchia per j capire se esiste effettivamente | uno spazio per imitare. Andrea di Robilant