Manchester, blitz fallito

Manchester, blitz fallito GRAN BRETAGNA La polizia attacca ma non riconquista la prigione in rivolta Manchester, blitz fallito Sette poliziotti feriti nel tentativo, resistono ancora 40 irriducibili Morto in ospedale un detenuto. I disordini contagiano altri penitenziari LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Un'altra giornata di tensione e di violenza nel carcere di Strangeways, a Manchester, dove da domenica è in atto una rivolta di detenuti. Ieri sette poliziotti sono stati feriti dai reclusi ammutinati mentre tentavano di riconquistare il controllo completo del vecchio penitenziario. Bersagliati dal lancio di tegole, vetri e altri proiettili, la polizia si è dovuta limitare a riprendere il controllo di un braccio del carcere, mentre una quarantina di irriducibili restano ancora asserragliati in quattro ali della prigione. Ma la giornata è stata funestata dalla morte, in ospedale, di uno dei reclusi, colpito nei primi scontri e sgomberato lunedì. La polizia continua ad agire con molta prudenza, aiutata da un gruppo di psicologi che conducono le trattative, per non innescare reazioni incontrollabili nei detenuti in rivolta ed evitare spargimento di sangue. Per costringere le forze dell'or- dine a bloccare la loro avanzata, ieri un gruppo di ammutinati è salito sul tetto dell'edificio minacciando di gettare giù un altro recluso tenuto in ostaggio e legato. I poliziotti hanno riferito di non aver trovato alcun cadavere nei locali sgomberati dai rivoltosi, contrariamente alle informazioni che erano state lasciate filtrare da fonti ufficiose. Il ministro degli Interni David Waddington aveva parlato ai Comuni di «un'orgia di orrore» consumatasi all'interno del carcere, dove secondo le testimonianze di alcuni reclusi che non avevano preso parte alla rivolta vi sarebbero stati una ventina di morti, per scontri fra gli stessi detenuti in preda alle droghe trovate nell'ambulatorio del carcere. II direttore di un giornale di Manchester e penetrato a suo rischio e pericolo all'interno della prigione, su sollecitazione degli stessi rivoltosi, per raccogliere le loro richieste. E anche lui ha detto di non aver visto alcun cadavere. Questo non significa naturalmente che non ci siano state vittime, nascoste in qualche locale ancora sotto il controllo degli ammutinati. Ma dopo ormai tre giorni di assedio, l'impressione prevalente è che la polizia cercherà di evitare un attacco in forze, sempre che la situazione all'interno non degeneri. Per ogni evenienza, è affluito attorno al carcere anche un gruppo di Sas, le famose «teste di cuoio» specializzate in azioni di commandos. Come le autorità temevano, la notizia della rivolta a Strangeways ha contagiato anche altre carceri. Ci sono state dimostrazioni e proteste in numerose prigioni, ma l'episodio più grave è avvenuto a Evesham, presso Birmingham, dove una trentina di detenuti si sono barricati per 13 ore in un'ala del penitenziario prima di arrendersi. L'ondata di malcontento è ordinata dal cronico sovraffollamento e dalle pessime condizioni di vita nei penitenziari, denunciate dallo stesso sindacato dei secondini. [p. pat.l

Persone citate: David Waddington

Luoghi citati: Birmingham, Gran Bretagna, Londra, Manchester