METTI IL CANCELLIERE NEL MOTORE DELLA CEE di Aldo Rizzo

METTI IL CANCELLIERE NEL MOTORE DELLA CEE LA SVOLTA IWROPEISTA DI KOHL METTI IL CANCELLIERE NEL MOTORE DELLA CEE SI tldmij uni ufiovi-riletto J Germania ■ «il procoso d inugrtWioiK- europea ( urlino, perché tutti temevano una Germania distratta dai prò Memi .ìi!i,i rtunificaxionc nazionale, meno inferriata alle viaacnite i oniunitarie, e invece »bl>iamo una Germania che non 10J0 ribadisce i Vècchi impegni curopei, ma ne propone di nuovi li' un tlato che va sottolineato: se opp<>r( imamente si ruttato, può consentiri, alla Comunità un balzo in avanti, in un momento derisivo per l'architettura, come ora si diie, dell'Europa del Duemila Che iosa ha proposto la Germania'' Una conferenza sull'unità politica del Paesi comunitari, cinsi aggiunga a quella, già in programma, sull'unificazione economica e monetaria. Lo lia detto Kohl alla televisione francese e l'idea e stata subito latta propria da Mitterrand. Entrambi potrebbero avanzare formalmente la proposta al vertice straordinario di Dublino del 28 aprile. Ricordiamo the la conferenza intergovernativa, cioè di tutti i governi della Cee, dovrà modificare i trattati di Roma, che istituirono il Mercato Comune, per rendere possibile la creazione di una banca centrale e di una moneta unita europea. Ora si tratterebbe di fare lo stesso, in una sede analoga ma distinta, per l'unificazione politica. E Kohl si è spinto anche più in là. Gli hanno chiesto: nella, prospettiva di una dissoluzione o di un profondo cambiamento degli attuali blocchi militari, non si potrebbe cominciare a pensare a un sistema di difesa puramente europeo? Ha risposto: «Perché noi'». E ha ricordato che, quando si pose il problema della Comunità europea di difesa (Ced), nell'ormai lontano 1 y5<i, fu la Francia ad affossarla, non la Germania. «Immaginate che la Ced avesse marciato, noi saremmo oggi molto più avanti in Europa, molto, molto più avanti». Come spiegare il ritorno di fiamma europeista del Cancelliere? Con la schiacciante vittoria dèi cartello democristiano nelle ele¬ zioni della Germania dell'Est. Una volti ottenuto questo sue* Cesto, ambe personale, e che comunque dai a via lìbera a una prospettiva ravvicinata di rtunifìca/ione tedesca, Kohl si e sentito rassicurato e ha cambiato tono Da una parte si e l'atto più prudente sui tempi (che erano parsi, nella sua ottica, convulsi) della nuniliia/ione stessa Dall'altra, ha ripreso a interessarsi, ton più vigore che in passato, al processo europeo. (erto, tome osserva -Le Monde-, può esserci della tattica. Kohl mantiene ancora delle riserve sulle scadenze temporali della conferenza economica e monetaria, perché in Germania si stanno ancora studiando e discutendo le implicazioni dell'unificazione economica e monetaria tedesca. E allora può essere tentato di "diluire l'oggerto concreto del dibattito» rilanciando «le tesi federaliste massimalisti-". Più generalmente, egli potrebbe avere lo scopo di rassicurare i vicini europei sulle sue intenzioni ultime (sapendo che esse comunque sono difficili da realizzare) nel momento in cui si accinge a fare entrare in scena il colosso pantedesco. Ma ciò non toglie che egli, di fatto, propone per i prossimi anni uno «scenario» europeo assolutamente attraente. Per il 1993, quando comincia il vero mercato unico europeo, potremmo avere non solo un processo di unificazione economica e monetaria in pieno svolgimento, ma anche un primo abbozzo degli Stati Uniti d'Europa. In un simile contesto, la riunificazione tedesca, che intanto dovrebbe essersi realizzata, acquisterebbe tutto un altro significato. Non solo essa non si sarebbe fatta a detrimento dell'Europa, dell'unificazione europea, ma ne sarebbe diventata un fattore propulsivo. Si tratta di prendereTn parola il cancelliere Kohl, come Mitterrand ha già cominciato a fare. Ne saranno capaci tutti gli Aldo Rizzo CONTINUA A PAGINA 2 PRIMA COLONNA

Persone citate: Kohl, Memi, Mitterrand