Van Basten tira la volata per Gullit
Van Basten tira la volata per GullitBuone notizie per il Milan: se batte il Bayern, forse in finale recupera il grande Ruud Van Basten tira la volata per Gullit Simone preferito a Stroppa? MILANELLO DAL NOSTRO INVIATO E se Gullit giocasse l'eventuale finale di Vienna? Qualcuno al Milan comincia a sperarci. Anche ieri l'olandese ha disputato una partitella: promosso a pieni voti. Ha evitato di forzare nei contrasti ma la realtà è questa. I medici sono ottimisti e Sacchi dice: «Se supera queste tre settimane, recupera sicuramente». 1 medici aggiungono: «Poi avrà un mese di tempo per prepararsi a fondo». Come a dire che Vienna è vicina. Una gran bella notizia per il clan rossoneri anche se ora è molto più vicina Monaco. Occorre superare il Bayem per dare modo anche a Gullit di avvicinarsi al Prater e alla seconda finale del ciclo Berlusconi. Un Bayern che trova espressioni vivaci da parte di Sacchi («Un rullo compressore») oppure di Van Basten («Micidiale nel contropiede») «Ouando una squadra gioca u cosi alti livelli da diversi anni, significa che è potente, un avversario difficile» osserva Sacchi, reduce da Fusignano dove si è brindalo al suo 44° compleanno. Aggiunge: «Speriamo di passare altrettanto serenamente questo mercoledì di Coppa. Il Bayern, ripeto, e un rullo compressore, possiede un ritmo freni'tuo. non si arrende mai Dovremo stare mollo attenti an che perchè abbiamo ben 10 ammoniti al primo cartellino gial¬ lo, rischiamo di perdere altri giocatori per strada». Confermati i due Galli, il tecnico ha soltanto un dubbio: Simone o Stroppa. Se gioca il primo, allora Massaro torna in appoggio al centrocampo; con Stroppa, farà da spalla a Van Basten. Probabile Simone. Proprio l'olandese ha parlato ieri a ruota libera, accennando anche al «caso Libregts», il tecnico degli «oranje» che è stato licenziato dalla Federazione ma che ha fatto ricorso a un tribunale per essere reintegrato. Van Basten (con Gullit) è stato uno dei suoi nemici, varando nel Natale scorso una «campagna» prò Cruyff. «In un'intervista alla tv accennai al fatto che con Cruyff l'Olanda avrebbe avuto qualcosa in più. Non ce l'avevo con Libregts ma stimo molto Cruyff. Da allora Libregts se l'è legata al dito, non mi ha più parlato». E se dovesse tornare sulla panchina dell'Olanda? E Van Basten: «Andrò alle Guadalupe...Scherzi a parte, pensiamo al Bayern; la squadra che ho sempre ammirato e seguito da ragazzino in tv. L'Ajax era il mio sogno ma il Bayem di Rummenigge mi affascinava. E' una grande compagine perchè sa tenere il pallone e sa colpire in contropiede quando meno te lo aspetti. Non è vero che sia debole in difesa, ha giocatori di esperienza come Augenthaler. A differenza del Malines ha una rosu molto ampia, può far ruo¬ tare 16 giocatori senza risentirne. Ci potrebbe bastare una vittoria per 1 a 0, ma speriamo in qualcosa di meglio». Memore della sconfitta dell'Inter contro lo stesso avversario in Coppa Uefa, Van Basten ha aggiunto: «Questo dà un'idea della pericolosità dei bavaresi. Sembravano spacciati dopo la sconfitta di Monaco e invece si sono rifatti a San Siro. Certo, con noi giocheranno ih modo diverso: dipenderà dal Milan mettere la gara sui binari giusti. Speriamo non si ripeta la partita con la Stella Rossa, l'avversario più difficile per noi negli ultimi anni». Poi un commento al passato Eiù recente, alla crisi fisica che a rischiato di annullare tanti sforzi, tanti sogni: «Abbiamo superato contro il Malines e poi a Lecce le situazioni più delicate. C'era incertezza, tensione. Non paura ma sapevamo che il momento era delicato. Però il gruppo ha saputo reagire a cominciare dalla gara di ritorno coi belgi e poi a Lecce, nonostante il gol al passivo, abbiamo capito che stavamo giocandoci lo scudetto. Qualcuno ha scritto che a Lecce mi sono comportato da leader, stimolando i miei compagni, ma non ero il solo. Sapevo che il Napoli stava vincendo, non ci stavo a perdere. Se abbiamo reagito e vinto, l'abbiamo fatto davvero tutti assieme». Giorgio Gandoifi Inattese speranze per Ruud Gullit che sta compiendo grossi progressi
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