Mancini sveglia Vialli: «Le ferie son finite» di Curzio Maltese

Mancini sveglia Vialli: «Le ferie son finite» Due anticipi delle semifinali di Coppe: Sampdoria e Fiorentina fanno oggi il primo passo in trasferta Mancini sveglia Vialli: «Le ferie son finite» A Monaco non arriva l'ombra di Sobillaci MOMTICARLO dm nasino NVÌATO l più ricchi sono arrivali in bar «i. si fa per dire, o in motosca fo t più originali (due) in bici (ìli altri in pullman, auto, moto, vespa I gitanti di Monaco ] Sampdoria sono 8 mila c 15. Gli I ottomila tifosi c i 15 giocatori i della scolaresca di Boskov. ristretta da infortuni ICercio e j Pellegrini! o squalifiche (Garbo ni), avrebbero potuto essere di più se il Monaco non avesse distribuito gratis 2300 biglietti ai residenti piuttosto ebe darli in pasto agli ultra» italiani Atto di saggio snobismo: meglio incassare qualche milione in meno che sottoporre la moquette e i lucidi ascensori del vezzoso «Louis II» a! passaggio dei vandali da curva. L'incasso sarà comunque record e lo stadio esaurito, per la prima volta. Tra banchetti ufficiali e scambi di doni, al viaggiatore distratto potrebbe sembrare di presenziare all'anteprima di una sfilata di moda o di un festival piuttosto che la vigilia d'una rozza gara di football. Peccato che il tempo non s'adegui. Pioverà stasera sul perfetto prato artificiale di Monaco, sui gioielli di Mantovani e su quelli del principe Alberto, primo ti (beo del club monegasco che conta pochi altri (3 4 mila le presenze in campionato) e non sopravvivrebbe senza i capricci del rampollo di Ranieri. Perfino lo sponsor è improbabile: la Lada. fabbrica sovietica di fuori strada II massimo dello chic, o del kitch, se preferite. Peccato anche per questi veleni del Mondiale che ammorbano l'aria. Qualcuno mette in dubbio la forma di Vialli, convalescente da mesi. Dall'inizio del fatidico '90 il simbolo dell'Italia pallonaro ha giocato due spicchi di gara, con Fiorentina e Grasshoppers. Torna ora, in tempo per la rifinitura al Mondiale. Qualcun altro vorrebbe farà le scarpe al suo compagno, Mancini, retrocesso per colpa di Schillaci al ventitreesimo posto del'hit parade di Vicini. Come si permettono? In conferenza stampa Boskov, che ha capito da tempo chi nomina gli allenatori alla Samp, si assume con entusiasmo il compito di difensore della strana coppia. Vialli prima di tutto. «E' in una forma eccezionale - attacca Bo¬ skov - sabato in partitella l'ho fatto marcare da Pari, mica uno qualsiasi, e ha giocato alla grande. Ha soltanto sei partite, sette se arriviamo alla finale, per presentarsi in condizione da mondiale. Vedrete che strabilerà tutti». Tocca quindi al vicere Mancini. «Discutere ora Roberto in nazionale è scorret¬ to. E' rimasto fuori dai convocati soltanto per un infortunio. Bravo Schillaci, ma possibile che in una partita abbia cancellato i tre anni in azzurro di Mancini? Vicini avrà visto come ha giocato la nazionale quando c era Mancini e quando c'erano altri. Credo l'abbia visto anche Boniperti...». Tanto per non fare nomi di eventuali sponsor azzurri di Schillaci. Appassionata l'arringa, ma forse inutile. Nulla, neppure i dubbi di don Azeglio, può turbare la felicità della coppia. La ditta Vialli&Mancini riapre all'insegna dell'allegria col solito scambio di battute. Dice Roberto: «Toma Vialli, era ora, si vede che ha finito le ferie...». Risponde Gianluca: «Io anche in ferie mi alleno sempre più di lui». Mancini è il primo a parlare. Il Totò bianconero non lo fa ridere, neppure sorridere, ma non lo preoccupa. «Conosco Vicini da sette anni e so che ha le idee chiare. Le prossime 4 o 5 partite non sposteranno i giudi¬ zi. Io vengo da una delle mie migliori stagioni, non temo concorrenza. L'unica punta che mi preoccupa è Ramon Diaz». Ed ecco Vialli, che rinuncia a fare il procuratore azzurro del compagno: «Io sono amico di Roberto, il mio parere non è obiettivo e non voglio tirare la volata a nessuno. Se Mancini è sotto esame lo sa Vicini. A me pare che gli esami li facciano soltanto i giornali». E lui, si sente in prova? La Samp lo aspetta per vincere la coppa, l'Italia ne rimpiange i gol. Vialli alza le spalle: «La Samp è andata avanti benissimo, quando vincevano neppure si ricordavano di me. Quanto alla nazionale spero di recuperare. Avremo 40 giorni, dal ritiro di Coverciano, per cercare la forma migliore». Ultimo tentativo sul tema della «spalla» in azzurro. Ma Vialli non si schioda dall'astensionismo: «E' una patata bollente che lascio a Vicini». Curzio Maltese Gianluca Vialli, bomber ritrovato Boskov non ha alcun dubbio «per i Mondiali sarà in forma»

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