A Cagliari Fascetti vuole il solito pareggio di Giorgio Barberis

A Cagliari Fascetti vuole il solito pareggio TORINO Tutta la Sardegna mobilitata al Sant'Elia per la sfida che vale la serie A, tra i rossoblu e i granata A Cagliari Fascetti vuole il solito pareggio «Anche Balmamion trionfava al Giro senza vincere tappe» CAGLIARI DAL NOSTRO INVIATO A riempire lo stadio Sant'Elia, per Cagliari-Torino, oggi arriveranno da tutta la Sardegna, per una splendida coreografia di folla e la gioia del cassiere cagliaritano. Il tutto esaurito (relativamente all'attuale disponibilità di posti, poco più di 37 mila) è praticamente sicuro e l'incasso superiore ai 700 milioni polverizzerà il primato precedente (576 milioni 185 mila lire), che si lega ad una partita della Coppa Italia in cui era di scena l'altra squadra torinese, la Juventus. Riempire lo stadio e il modo in cui l'intera isola risponde al sogno di ritorno in serie A risvegliato da Ranieri e dalla sua squadra. Un sogno che fino a qualche mese fa neppure veniva accarezzato. «Il nostro obbiettivo - spiega con semplicità Ranieri, il tecnico in gran parte artefice del miracolo - era di non dovere attendere fino all'ultima giornata la salvezza. A questo traguardo siamo arrivati ben in anticipo sul previsto e raggiungendolo ci siamo accorti che in classifica stavamo a ridosso di squadre con dichiarate aspira/ioni di salire in serie A. Allora ci siamo chiesti: perche non provarci anche noi? Ed eccoci qui. E con tanta voglia di lottare». In realta gli inizi di stagione non sono stati facili: il Cagliari non partì facendo sfracelli, ma suscitando critiche anche piuttosto pesanti. Una prima svolta venne in ottobre quando, dalle tre trasferte di Catanzaro, Brescia e Foggia, arrivarono sei punti. Una manna, che allontanava lo spettro di una ricaduta e al tempo stesso lanciava la formazione di Ranieri verso nuovi traguardi. Poi la seconda svolta, rappresentata dal confronto casalingo con il Pisa: partita terribile con due gol annullati ai padroni di casa e Provitali a realizzare la rete del successo a pochi minuti dalla fine, quando ormai stava subentrando la rassegnazione per un pareggio che calzava stretto E quel!'1-0 diede nuove consa¬ pevolezze ai cagliaritani. Adesso il Cagliari attraversa un momento non proprio esaltante: da un mese non vince, il confronto con il Torino può rappresentare il momento della verità e al tempo stesso della spinta definitiva verso la sene A. I tifosi, la squadra, non se lo nascondono. Tutta la «rosa» a disposiamo ne, Ranieri oggi dovrebbe rilanciare Poli, il tornante, da parecchio fuori prima per infortunio, quindi per squalifica. «Affronteremo il Torino a viso aperto garantisce il tecnico - perche questa e hi nostra filosofia di gioco e non possiamo cambiarla. Contro i granata si apre un ciclo di quattro partite in cui, nell'andata, ottenemmo appena tre punti: adesso vogliamo fare decisamente meglio». Frattanto l'allenamento del Torino, ieri mattina nel vecchio stadio Amsieora, ha rappresentato per Eugenio Pascetti un piacevole tuffo nei ricordi più curiosi della sua vita calcistica, ormai più che trentennale. Era la stagione 1962-63 e l'attuale allenatore granata vestiva In maglia di un Messina destinato a guadagnarsi la promozione in sene A Ma lasciamo clic sia lui a raccontare. «Cagliari era una traslerta importante, che però iniziò per noi nel peggiore dei modi Subimmo un gol quasi subito e. prima del quarto d'ora, il nostro portiere, Breviglie ri, si lusso una spalla e fu costretto a uscire. Allora non csi steva la possibilità di operare sostituzioni e cosi il nostro allenatore decise che in porta ci sarci andato io Me la cavai di scretamente, anzi bene, visto che alla fine riuscimmo a pareggiare 1 -1 e quel punto ci die de ulteriore spinta verso la promozione» Un punto è quanto Pascetti vorrebbe anche oggi per il suo Torino. La politica dei piccoli passi magari non soddisfa il palato dei più esigenti, pero offre buone garanzie per il raggiungimento del traguardo. «Quello di sene B - non si stanca di ripetere il tecnico - e un campionato strano, una corsa a tappe in cui quelle ancora da percorrere sono sempre le pai importanti Per questo, data la lunghezza del torneo, e bc in- non essere mai al massimo e mai sotto tono» K il paragone gli viene facile chiamando ili causa lo spon che (orse più ama dopo il calcio, il ciclismo «Insogna tare ionie Kalmarmon conquisto dui Giri d'Italia senza neppure vincere una tappa» Il Tonno oggi lamenterà due assenza importanti, Graverò e Muller. Comi- libero Pascetti pare intenzionato a impiegare Mussi (o Rossi), rilanciando Ferrarese come difensore di fascia e spostando Sordo a centrocampo. In avanti il tecnico granata potrebbe proporre Ij'iiti!ii e Skoro larghi e Pacione al centro, con il sacrificio ili Poli cano che. scontato il turno di squalifica, non appare fisicamente al meglio. La possibile formazione sarebbe dunque questa: Marchegiani; Mussi. Ferrarese; Enzo, Benedetti, Rossi; Lentini, Romano, Pacione, Sordo e Skoro. Giorgio Barberis