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Maga «esorcizza» squadra di calcio A Reggio Emilia, bruciate le maglie Maga «esorcizza» squadra di calcio REGGIO EMILIA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «La squadra non riesce a vincere? E' colpa del malocchio. Bruciate tutte le maglie, ma proprio tutte, anche quelle delle riserve, e vincerete il campionato». La maga fu perentoria. E, in un nebbioso pomeriggio d'autunno inoltrato, in un preciso angolo del campo sportivo di Bagnolo in Piano, nella Bassa Reggiana, fu acceso un falò: sedici maglie rossoblu seminuove andarono in fumo. Da quel momento, con una divisa nuova di zecca, la squadra della Bagnolese (che gioca in Promozione) ha cominciato a umiliare ogni avversario, incassando soltanto una sconfitta con la Correggese, la più accanita rivale. Ora i rossoblu guidano la classifica con quattro punti di vantaggio sulla Correggese e guardano alla promozione nell'Interregionale. La stagione era iniziata proprio male per la squadra di Andrea Vezzani, giovane rampante della finanza reggiana: due clamorose sconfitte e uno squallido pareggio avevano fatto temere al presidente un rovinoso campionato. La Correggese era al vertice della classifica con cinque punti di vantaggio. Il «mister» della Bagnolese, Franco Varini, non sapeva più cosa fare. Qualcuno, in consiglio, lanciò l'idea del mago contro il malocchio. Così, tanto per dire, ma venne preso sul serio da Vezzani che «trovò» la maga in città, a Reggio: il nome è tenuto gelosamente segreto, si teme forse un ricorso in extremis alle sue arti da parte dei rivali della Correggese... Appena bruciate le maglie arrivarono le vittorie, poi venne anche il passo falso contro la Correggese. Si rese necessario un nuovo consulto e la maga tranquillizzò ancora i rossoblu: «Non abbiate paura, state tranquilli, si è trattato di un episodio del tutto isolato che non si ripeterà più; ininfluente, quindi, sulla vittoria finale». E la Bagnolese è tornata a vincere. Brano Cancellieri