Fantastico Spielberg

Fantastico Spielberg «Always - per sempre» con Dreyfuss e la Hunter Fantastico Spielberg Un felicissimo remake di «Joe il pilota» Romanticismo, ironia e lacrime d'autore FANTASTICO: l'avventura e gli stereotipi ironico-affettuosi dei vecchi film alla «Indiana Jones», più il misticismo di «Incontri ravvicinati»; i duetti comico-sentimentali da commedia classica, più un talento registico da grande uomo di cinema. E la commozione che nasce da un'autentica sincerità d'autore: chi ama divertirsi con abbandono, si divertirà; chi abbia perduto una persona amata, sentito il vuoto straziante della mancanza, avuto l'impossibile speranza che gli scomparsi siano misteriosamente presenti nell'esistenza dei vivi, non potrà forse fare a meno di piangere. «A Guy Named Joe» (Joe il pilota), un film di Victor Fleming del 1943 scritto da Dalton Trumbo, recitato da Spencer Tracy, Van Johnson, Irene Dunne, è tra quelli rimasti più cari al cuore di ragazzino quarantenne di Steven Spielberg: perché i piloti della seconda guerra mondiale restano i suoi eroi preferiti e gli aerei sono il suo feticcio; perché alla nostalgia di paternità può sembrare irresistibile la storia d'un pilota che, caduto in battaglia aerea, da morto diventa angelico custode d'un collega più giovane; perché un amore che non può finire con la morte e dura per sempre è l'essenza d'ogni romanticismo. Spielberg ha rifatto quel vec- chio film trasferendolo fra i piloti d'aerei antincendio, aggiungendovi Audrey Hepburn tutta vestita di bianco nella parte di mèntore celestiale, e «Smoke Gets In Your Eyes» come «la nostra canzone». Naturalmente, l'eroe Richard Dreyfuss è coraggioso, spericolato, altruista, laconico, un po' ruvido; l'eroina Holly Hunter è amorosa, ansiosa, vivace, un po' petulante; il buffo John Goodman è un amico sincero, provvido e divertente; il bel giovane Brad Johnson è bellissimo, buono, innamorato, leale; e l'amore è incantato e dispettoso, come da bambini. Per salvare l'amico, l'eroe muore; si ritrova in un aldilà in cui gli viene assegnato il compito di guidare, aiutare, istruire un pilota giovane, che è innamorato della sua ragazza. Invisibile a tutti, torna sulla Terra e obbedisce. Fantasma burlone, approfitta dell'invisibilità per fare scherzi e tendere trappole. Fantasma romantico, condivide e spia la vita dell'amata, la vede soffrire senza di lui e poi innamorarsi di nuovo, la salva nel pericolo e infine la libera, andandosene dal suo cuore. Storia balorda: ma Spielberg è così bravo, un così grande artista popolare americano, da renderla nello stesso tempo ironica e toccante, struggente e divertente. [1. t.] Richard Dreyfuss fantasma burlone

Luoghi citati: Guy Named Joe, Indiana