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Le lodi di Stielike Le lodi di Stielike «L'Italia di oggi è più forte di quella che vinse in Spagna» BASILEA. La faccia ammorbidita dagli anni, il baffuto Stielike è un po' meno terribile di quando giocava, colpendo con identica ferocia il pallone e le rotule degli avversari. L'ex libero del Real Madrid e della Germania, è da sei mesi al timone della Svizzera: ha collezionato 2 vittorie e 3 sconfitte, ma si ripromette di tirare a lucido la Svizzera entro l'autunno, quando cominceranno i gironi di qualificazione europea. Stielike prepara l'esordio del 12 settembre contro la Bulgaria giocandosi la reputazione in un'amichevole di lusso, che rappresenta un traguardo storico per i nostri pacifici confinanti: quella di oggi è infatti la cinquecentesima partita ufficiale della nazionale rossocrociata e la ricorrenza verrà celebrata con un paio di innovazioni sulla tradizionale casacca: ai bordi della maglia, infatti, ci saranno due bande verticali bianche, mentre sotto la croce apparirà la scritta «500 landle- spiel», che in tedesco significa appunto partite. Il citi elvetico schiera un solo ticinese, l'ala destra Piffaretti, e dovrà forse rinunciare al suo giocatore più celebrato, quell'Hermann di cui in passato si interessò pure il Toro e che stavolta, indebolito da problemi intestinali, rischia di rimaner fuori a beneficio di Hertog. Stielike si premunisce da un'eventuale sconfitta magnificando oltre il lecito la forza dell'Italia, «più forte di quella che vinse il Mondiale '82». A suo avviso l'irresistibilità degli azzurri consisterebbe nel fatto che «tutti i convocati di Vicini, tranne i portieri, sono in grado di prendere la palla e andare a far gol». Un peana più logico, e forse più sincero, glielo strappano le brillanti esibizioni di Franco Baresi: «E' l'uomo che vorrei poter togliere all'Italia. Un grande libero moderno, mentre io interpretavo quel ruolo anco1^ alla vecchia maniera», [m. gra.]