Un morto nel giallo della Bomba

Un morto nel giallo della Bomba SCANDALO NUCLEARE Gli Usa chiedono l'estradizione per due degli iracheni presi a Londra Un morto nel giallo della Bomba Ucciso un mercante d'armi legato a Baghdad LONDRA. L'assassinio di un mercante d'armi potrebbe essere collegato con il traffico di detonatori nucleari per l'Iraq scoperto all'aeroporto di Londra. La polizia britannica non conferma e non smentisce, ma stanno emergendo sconcertanti analogie tra la vicenda di Gerry Bull, un canadese eliminato con due pallòttole nella nuca venerdì 23 marzo a Bruxelles, e quella dell'esportazione clandestina di armi organizzata da Omar Latif, l'iracheno arrestato a Londra. Latif avrebbe dovuto essere rimandato in Iraq ieri ma non se ne è fatto nulla. Il ministero degli Interni ribadisce che l'espulsione avverrà «quanto prima». Corrono voci di pressioni americane perché il prigioniero non sia rimpatriato senza essere interrogato a fondo, a costo di allargare lo scandalo. Secondo alcuni giornali di Londra, Gerry Bull era il consulente tec¬ nico dell'organizzazione di Latif. Toccava a lui controllare la qualità delle forniture militari spedite a Baghdad. Il canadese era un personaggio singolare. Ingegnere esperto di balistica, dirigeva la «Space Research Corporation» (Src), una società coinvolta in forniture clandestine di armi al Sud Africa e a vari Paesi del Medio Oriente, indicata come beneficiaria dei finanziamenti della filiale di Atlanta della Bnl. A Londra la Src aveva formato una cordata con la Tdg, una finanziaria diretta da un altro grosso debitore della banca di Atlanta: Fatel Jawad Kadhum, uomo di fiducia del presidente iracheno Saddam Hussein. L' obiettivo era l'acquisto di una fabbrica di missili nell'Irlanda del Nord, la Learfan. Londra aveva bloccato l'operazione. Scoppiato lo scandalo della Bnl, Kadhum era tornato in Iraq e Bull aveva spostato la di¬ rezione dei propri affari tra Ginevra e Bruxelles, dove la settimana scorsa è stato assassinato. Le attività del canadese sulla piazza finanziaria di Londra erano parallele a quelle di Omar Latif, cui facevano capo almeno due organizzazioni. Secondo la polizia la prima ha comprato negli Stati Uniti i detonatori atomici per' l'Iraq, mentre la seconda cercava di procurarsi in Gran Bretagna un altro tipo di detonatori acustici. Con il sequestro dei detonatori nucleari sono finiti in carcere, oltre a Latif, due uomini e una donna: Toufic Fouad Amyuni, Jeanine Celestine Speckman e Ali Ashour Daghir direttore della Euromac (di questi ultimi due gli Usa stanno per chiedere l'estradizione), la società a capitale iracheno che contattò la Csi per l'acquisto dei detonatori nucleari e che ha anche una filiale a Monza. [Ansa]

Persone citate: Ali Ashour, Fatel Jawad Kadhum, Gerry Bull, Jeanine Celestine Speckman, Omar Latif, Saddam Hussein, Space, Toufic Fouad Amyuni