La chimica e l'Amef spingono al rialzo il listino ( + 0,48%)

La chimica e l'Amef spingono al rialzo il listino ( + 0,48%) Nuove voci sulla tassazione La chimica e l'Amef spingono al rialzo il listino ( + 0,48%) MILANO. Piace a Piazza Affari la svolta nella vicenda chimica. E non dispiace al mercato nemmeno la nuova piega della battaglia Mondadori. E così il mercato digerisce senza problemi la notizia che la liquidazione, a causa dei problemi della commissionaria Oggioni, slitterà di qualche giorno. La crisi, in realtà, rientra in serata con l'intervento di alcuni operatori disposti a rilevare i pacchetti in carico alla società (in tutto il «buco» si aggira sui 5 miliardi). Stamane, poi, un'asta permetterà di liquidare una porzione delle posizioni. Più grave potrebbe essere oggi l'impatto di una bozza (nonostante le smentite del ministero delle Finanze che ha parlato di «semplice ipotesi») sul trattamento fiscale del risparmio: scendono le trattenute sui conti correnti e si prevede una tassa secca del 20% sul capital gain sotto i 18 mesi, del 12,5% per periodi più lunghi. Ma, per ora, ci si limita a celebrare i fasti delle battaglie, o meglio gli strascichi delle lotte finanziarie che hanno più per palcoscenico il tribunale che non Piazza Affari. Nel caso della Mondadori il riflesso sul listino si limita al balzo delle Amef di risparmio (+4,43% a quota 8 mila) mentre la scuderia di De Benedetti si è limitata ad incrementi assai più contenuti, in linea con la crescita delle ultime settimane: Olivetti a quota 6.640 ( + 0,65), Cir a 4.975 lire ( + 0,5), Cofide in ascesa dello 0,62. E' sul fronte dei Ferruzzi che la vittoria assembleare in Enimont ha prodotto i maggiori risultati. Si impenna la stessa Enimont, con un'ascesa del 2,2% a quota 1.471; l'impressione, è che il mercato scommetta per una nuova fase di scontro finanziario e che certi pacchetti, in futuro, possano venir rivenduti con profitto. Di sicuro la guerra non giova alla società ma gli investimenti dei soci di minoranza, per ora, non sono in caduta libera. Salgono pure le quotazioni della Montedison ( + 1,66% a 1.950 lire) e sopra il 2% è l'ascesa della Ferfin. Come al solito, insomma, le guerre piacciono alla Borsa e spingono i titoli a oscillazioni fuori dal comune. E' il caso tra l'altro di Interbanca scesa ieri nella versione privilegiata del 4,55% in attesa della scadenza del patto di sindacato e del confronto sul campo tra Bna e la Finarte di Francesco Micheli. Sempre a proposito di Micheli, va rilevata la prestazione della sua finanziaria ( + 1,39%) alla vigilia dell'esordio sul mercato finanziario della Finarte casa d'aste. Buona giornata per assicurativi e alcuni bancari: spiccano i risultati delle tre Bin. Ma anche lì si sentono da lontano i venti dello 'scontro. In ascesa nel dopo, infine i titoli Fiat (massimo a quota 10.280 lire). [r. e. s.]

Persone citate: De Benedetti, Francesco Micheli, Micheli, Oggioni

Luoghi citati: Milano