Gemina chiude bene l'89

Gemina chiude bene l'89 Gemina chiude bene l'89 In 6 mesi un attivo di 136 miliardi MILANO. Il 1989 si è chiuso bene per Gemina, l'utile lordo della finanziaria nel secondo semestre dell'anno è stato di 136,2 miliardi, con un incremento del 22,6 per cento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Il consiglio di amministrazione della finanziaria, che ha approvato la relazione semestrale al 31 dicembre 1989, ha preso atto che l'utile lordo della capogruppo è di 47,9 miliardi; una cifra che consente di «prevedere il raggiungimento al 30 giugno '90 di un risultato superiore a quello dell'esercizio precedente». Alla fine dello scorso anno la consistenza totale degli investimenti in partecipazioni ammontava a 796,8 miliardi con un incremento di 304,1 miliardi ( + 61,7 per cento) rispetto al 30 giugno del 1989. La differenza è dovuta essenzialmente all'aumento dal 56,4 per cento al 77,5 per cento della partecipazione nella Rcs-Editori, nonché all'acquisto di azioni Nuovo Banco Ambrosiano e Banca Cattolica del Veneto al fine di consentire a Gemina di mantenere un adeguato livello di partecipazione nel Banco Ambrosiano Veneto. Fra le altre operazioni significative è da ricordare l'investimento attraverso aumento di capitale e sottoscrizione di prestito obbligazionario convertibile, nella Finbonfiglioli Spa (25 per cento circa), holding di un gruppo meccanico nel settore dei riduttori meccanici ed oleodinamici. I titoli azionari quotati in Borsa presentano ai prezzi di compenso del mese di marzo una plusvalenza di circa 217 miliardi ( + 77 per cento circa rispetto ai valori di libro). Le liquidità al 31 dicembre 1989 ammontano a circa 450 miliardi, senza apprezzabili variazioni rispetto al primo semestre dello stesso anno. Il consiglio ha anche preso atto della esecuzione delle deliberazioni di aumento di capitale che ha assunto il 6 settembre 1989 e che sono state approvate dall'assemblea straordinaria il 31 ottobre. Il capitale sociale è risultato pertanto interamente sottoscritto e versato ed ammonta a 710,7 miliardi di lire.

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