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Finmeccanica a gonfie vele Utili-boom nel 1989:43,5 miliardi con un incremento del 140% Finmeccanica a gonfie vele Oggi il piano quadriennale per l'Uva ROMA. Si impennano gli utili della Finmeccanica: il consiglio d'amministrazione della finanziaria Iri, riunito ieri sotto la presidenza di Giuseppe Glisenti, ha infatti approvato il bilancio '89 del gruppo, chiuso con un utile di 43,5 miliardi di lire, quasi 26 miliardi in più dell'88. In percentuale, il «saldo» corrisponde ad un incremento del 140%. A livello consolidato, il risultato d'esercizio presenta un utile di 93,8 miliardi, con un incremento del 25% rispetto al 1988, «riclassificato» per tenere conto dell'ingresso nel gruppo di due nuove società, Selenia ed Elsag. I ricavi 1989 di tutto il gruppo, secondo i dati forniti dall'amministratore delegato Fabiano Fabiani, hanno raggiunto gli 8120 miliardi: il 44% deriva da esportazioni o da produzioni in stabilimenti esteri. Gli ordini acquisiti sono stati pari a 10.144 miliardi. Durante l'anno trascorso, Finmeccanica ha investito 372 miliardi in immobilizzazioni tecniche (il 40% nel Sud), ha incrementato l'impegno nella ricerca che ha raggiunto il 14% del fatturato con oltre 6 mila addetti, mentre l'occupazione è salita a 51 mila unità (di cui 5 mila impiegate negli stabilimenti all'estero). L'incremento di circa 18 mila unità rispetto all'esercizio precedente, informa una nota del gruppo, «è dovuto, in maniera prevalente, all'acquisizione di Selenia ed Elsag con le relative controllate, nonché ad altre acquisizioni, tra cui quella dell'americana Bailey Controls». Frattanto il settore della siderurgia Iri mette a punto i piani per il prossimo quadriennio. Oggi il dossier con le linee strategiche da qui al '93 viene presentato al comitato di presiden- za (Franco Nobili, Pini, Trauner, Corti e Armani). L'avvenimento più importante nell'assetto industriale del gruppo sarà la chiusura dell'impianto di Bagnoli (prevista per il dicembre '90), mentre la «politica delle alleanze» intrapresa dal duo Lupo-Gambardella rispettivamente presidente ed amministratore delegato della società, potrebbe portare a nuove e più importanti intese. Per sabato (in prima convocazione), è prevista l'assemblea degli azionisti, convocata per deliberare sulla seconda «tranche» di conferimenti di impianti industriali dalla Finsider in liquidazione. Il consuntivo '89 dell'Uva mostra un fatturato di gruppo vicino agli 11 mila milliardi. Sul tavolo del comitato resta sempre la questione relativa alla nomina del nuovo presidente Alitalia. La compagnia di bandiera ne è infatti priva dalla fine dello scorso anno, ma la decisione dell'istituto di via Veneto potrebbe slittare ancora. [r. e. s.] Fabiano Fabiani