II valium risveglia un uomo dal precoma

II valium risveglia un uomo dal precoma USA » Un evento inspiegabile all'ospedale dell'Università del Wisconsin: anche i medici increduli II valium risveglia un uomo dal precoma Grazie a una iniezione riprende conoscenza dopo otto anni WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE 11 caso è senza precedenti. Dopo dieci anni, grazie a una iniezione accidentale di valium, un sedativo, un paziente del policlinico dell'Università del Wisconsin si è miracolosamente risvegliato da un coma profondo e da un successivo stato precoirtatoso vegetativo. L'incredibile risveglio, a cui i medici non hanno ancora trovato la spiegazione scientifica, è avvenuto il 12 marzo scorso, e ha consentito al paziente di riprendere a parlare, mangiare e camminare. Da allora l'uomo, che ha chiesto di restare anonimo, viene mantenuto perfettamente cosciente per periodi di dieci, dodici ore al giorno con iniezioni a effetto prolungato di benzodiazepine, sedativi a cui appartiene anche il valium. La straordinaria vicenda è destinata a influire sulla sentenza che la Corte Costituzionale dovrà pronunciare sull'eutanasia nei prossimi mesi. L'anonimo paziente viene descritto come un uomo di circa 45 anni, che subì un trauma cranico in un incidente stradale nell'80 a Madison, dove si trova l'Università del Wisconsin. Ricoverato d'urgenza, piombò subito in un coma profondo, da cui uscì a poco a poco in quattro o cinque mesi grazie alle più avanzate cure mediche. Alla vigilia del rilascio, le sue condizioni tornarono però a peggiorare; rimase in clinica, e a quasi due anni dallo scontro automobilistico cadde in uno stato pre comatoso vegetativo. Il neurochirurgo che lo ha avuto in cura per tutto il tempo, il dottor Andres Kanner, ha dichiarato che «non c'era più speranza di restituirlo a vita normale». «Teneva gli occhi sbarrati in permanenza ed emetteva suoni gutturali» ha aggiunto. «Era condannato a morire in questo modo». Il paziente è stato salvato in pratica da un intervento dentistico. Il 12 scorso, un'infermiera gli ha fatto l'iniezione di valium per prepararlo per il dentista. L'uomo si è calmato ma, tra lo stupore dei presenti, dopo cinque minuti si è risvegliato e ha incominciato a parlare normalmente. Convocato d'urgenza, il dottor Kenner lo ha trovato del tutto lucido: «Si è ricordato chi era, ha ricostruito l'incidente d'auto, ha parlato della famiglia. E' persino riuscito a muovere qualche passo e a chiedere da mangiare». Dopo quattro ore l'uomo è ricaduto in stato precomatoso. Altra iniezione di valium, altro risveglio. «Questa volta - ha detto il dottor Kanner - gli abbiamo fatto fare dei calcoli matematici e risolvere dei problemi: ha eseguito con scarsa fatica». Ma con spavento di tutti, l'uomo è ri- masto cosciente solo un'ora e mezzo. Il neurochirurgo e la sua équipe hanno dedicato la giornata successiva allo studio dei sedativi più adatti a tenerlo sveglio. «Dal 14 marzo - ha spiegato il dottor Kanner - abbiamo compiuto lenti ma importanti progressi. Dapprima il paziente ha mantenuto conoscenza solo per metà mattinata, poi fino al primo pomeriggio, adesso siamo alle 12 ore consecutive. Si tratta di trovare il mix di farmaci giusto, e soprattutto di somministrarglielo per bocca e non più per iniezione». Il neurochirurgo ha rifiutato di fare previsioni, ma non ha escluso che l'uomo possa lasciare presto la clinica e tornar a casa. «Non sappiamo quali reazioni chimiche avvengano nel suo organismo - ha ammesso - ma può darsi che in futuro egli non abbia più bisognò di farmaci». [e. e]

Persone citate: Andres Kanner

Luoghi citati: Washington, Wisconsin