Un generale

Un generale Un generale «Il Baltico non è strategico» PARIGI. L'Armata Rossa prepara il ritiro dall'Est europèo. E ora potrebbe essere costretta a lasciare anche la Lituania, dichiaratasi indipendente dall'Unione Sovietica. Quali saranno le conseguenze militari di questa secessione? «Il Baltico è un mare chiuso, i cui stretti sono facilmente controllabili: qui una flotta nemica potrebbe essere facilmente neutralizzata. Questa zona quindi non ha per i sovietici un'importanza strategica mondiale». Il generale René Ernoult, addetto militare all'ambasciata francese a Mosca dal 1983 al 1986 e oggi consulente dell'«Istituto francese di relazioni internazionali», ritiene che l'apparato militare dell'Unione Sovietica riuscirà a superare lo choc di un'indipendenza totale di Vilnius, anche perché «i sovietici, almeno secondo le dichiarazioni ufficiali, seguono una dottrina strettamente difensiva». Per gli Alti Comandi sovietici, l'area baltica non ha più funzioni di détente, dato che «i Paesi scandinavi - sottolinea il generale in un'intervista al quotidiano «Le Figaro» - sono un modello di neutralismo per Mosca: né rivendicazioni territoriali né rivendicazióni politiche». Oggi, il Baltico fa parte di un dispositivo strategico più vasto, quello Ovest, che comprende non solo la Bielorussia e l'Ucraina ma si estende fino alla Polonia, alla Cecoslovacchia e alla Repubblica Democratica Tedesca. C'è tuttavia un'incognita: la grande base navale di Kaliningrad, nell'enclave della Repubblica federativa russa, che risulterebbe isolata dal resto dell'Unione Sovietica. «In caso di indipendenza completa di Vilnius - spiega Ernoult - i russi farebbero di tutto per stipulare degli accordi di libera circolazione, sia terrestre che marittima, con i lituani». Probabilmente riuscirebbero a strapparli, a meno che le tre Repubbliche baltiche, affrancatesi tutte e tre dalla pesante tutela dell'Unione Sovietica, non decidessero, per garantirsi, di opporsi. | «Comunque, questa separazione territoriale - sottolinea René Ernoult - non è priva di pericoli: mi viene in mente il corridoio di Danzica, che divideva il territorio tedesco dopo la Prima guerra mondiale. In questo caso, i sovietici potrebbero trasferire le loro basi navali al fondo del golfo, verso Leningrado».

Persone citate: René Ernoult