Bloccata a Londra l'atomica irachena

Bloccata a Londra l'atomica irachena Sequestrati 40 detonatori nucleari, 7 arresti Bloccata a Londra l'atomica irachena WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE I servizi segreti americani e inglesi hanno intercettato ieri all'aeroporto londinese di Heathrow circa quaranta detonatori per ogive nucleari missilistiche giunti dalla California e in partenza per l'Iraq, arrestando tre «corrieri» sul posto e «almeno quattro persone a Londra e nel Surrey». Lo ha annunciato un portavoce della Dogana americana, Ed Kittredge, aggiungendo che «gli ordini di cattura e per il sequestro del materiale sono stati emessi a San Diego». Sembra che i detonatori — ordigni elettronici che attraverso una piccola esplosione innescano la reazione atomica — fossero destinati a un nuovo missile iracheno collaudato lo scorso dicembre e capace di portare un satellite in orbita. L'operazione, magistralmente condotta dalla Cia e dall'MI6, ha confermato che l'Iraq è in procinto di dotarsi di armi nucleari, utilizzabili contro i suoi nemici storici, Israele e l'Iran. Ha riaperto inoltre l'oscuro ca¬ pitolo delle esportazioni Usa e inglesi a Baghdad di tecnologie per la produzione di missili nel corso dell'89, con finanziamenti anche della filiale di Atlanta della Bnl. Alla Casa Bianca, il portavoce Fitzwater ha dichiarato che «la proliferazione nucleare in Medio Oriente va fermata: rinnoviamo il nostro appello a tutti i Paesi con tecnologie atomiche perché cessino le forniture a Stati come l'Iraq». I detonatori sono arrivati alla fine della scorsa settimana a Heathrow da Los Angeles su un cargo Twa come «pezzi di ricambio», e sono stati nascosti in un deposito delle linee nazionali irachene. Avvisata dai servizi segreti americani, Scotland Yard ha tenuto il deposito sotto sorveglianza 24 ore su 24. Ieri, quando due uomini e una donna hanno cercato di imbarcare il tutto su un aereo per Baghdad, sono stati bloccati. Uno dei tre è stato espulso, gli altri — pare iracheni di nascita ma inglesi di cittadinanza, a differenza del primo — sono finiti in carcere con i quattro complici. La Dogana Usa ha detto di avere seguito la pista irachena su indicazioni Cia per un anno e mezzo, ma ha rifiutato di precisare se Baghdad si fosse impadronita in precedenza di altre tecnologie nucleari. Secondo David Halevy, un esperto di proliferazione nucleare, dall'85 l'Iraq ha ripreso il tentativo di procurarsi armi atomiche sospeso nell'81, dopo il bombardamento israeliano della centrale atomica presso Baghdad. A suo dire, gli iracheni hanno almeno tre tipi di missili con gittata superiore ai 600 km (Israele ne dista meno di 400) capaci di portare testate nucleari: «Al Husayn», «Al Abbas», e «Badr 2000». Corre voce a Washington che Farzad Bazoft, l'inviato del settimanale londinese «Observer», sia stato impiccato a Baghdad il 15 marzo proprio per aver fotografato impianti atomici. Il riserbo americano sarebbe dovuto al timore dell'Inghilterra che l'Iraq attui ritorsioni contro i suoi grandi interessi finanziari e i 10 mila residenti britannici. Ennio Carette ALTRO SERVIZIO A PAGINA 4

Persone citate: Badr, David Halevy, Ennio Carette, Farzad Bazoft, Fitzwater, Kittredge