«Subito un vertice sulla casa»

«Subito un vertice sulla casa» Roma, per il sindaco Carraro il blocco degli sfratti «è il male minore» «Subito un vertice sulla casa» Una lettera del ministro Conte ad Andrèotti ROMA. Il ministro per le Aree Urbane, Carmelo Conte, ha chiesto al presidente del Consiglio Andrèotti di convocare al più presto una riunione sul problema degli sfratti. «L'iniziativa assunta dal prefetto di Roma - ha scritto Conte in una lettera inviata ieri a Palazzo Chigi - ha posto ancora più in evidenza l'urgente necessità di affrontare l'emergenza alloggi in modo razionale e organico». La proposta del «vertice» sulla casa era partita dal sindaco della capitale, Franco Carraro, che ieri ha salutato con favore l'ordinanza del prefetto Voci, che prevede il blocco degli sfratti se gli inquilini non possono disporre di altri alloggi, destinando agli sfrattati il 50% degli immobili pubblici. Al proposito, una nota del ministero del Lavoro ha ricordato che gli enti previdenziali sono tenuti a comunicare ai Comuni l'elenco delle unità immobiliari a uso abitazione man mano che queste si rendono disponibili. «Come tutti i provvedimenti d'emergenza - ha detto ancora Carraro - l'ordinanza rischia di ledere qualche diritto. Ma di fronte ai problemi di 20 mila cittadini che rischiano di restare senza alloggio, ci è sembrato il minore dei mali». L'iniziativa del prefetto di Roma è stata accolta con favore dal Sunia, il sindacato nazionale degli inquilini. «Con la sua decisione - dice una nota -, il prefetto ha dimostrato capacità e coraggio». Il Sunia ha poi attaccato duramente il ministro dei Lavori pubblici Prandini. «Chi vuole immiserire questo primo passo verso una gestione democratica dell'emergenza casa - prosegue infatti la nota è proprio chi, come Prandini, vorrebbe smantellare l'edilizia pubblica, abolire l'equo canone, proporre piani straordinari che non servono a nulla». Sorprendente la reazione dei piccoli proprietari di casa, per i quali «il prefetto non ha affatto ordinato un blocco degli sfratti». Questo - affermano Uppi, Asppi e Appc - non è che «la trasmissione onirica di ciò che qualcuno vorrebbe. Il provvedimento dice solo che per l'assegnazione del nuovo alloggio si deve tener conto di due fatti: l'esecutività del provvedimento e la concessione della forza pubblica». In sostanza*, quindi, l'ordinanza sarebbe soltanto un'esortazione agli enti previdenziali, al Comune e allo Iacp di dare agli sfrattati almeno il 50% dei loro alloggi. «Evidentemente - ha detto il presidente dell'Uppi, Gilberto Baldazzi -, è stato un equivoco, non so fino a che punto involontario. C'è chi soffia da anni su un falso populismo, che finora ha provocato soltanto un numero crescente di case sfìtte». [Agi-Ansa]

Persone citate: Carmelo Conte, Carraro, Franco Carraro, Gilberto Baldazzi, Prandini

Luoghi citati: Roma