«Incidente? No, è stato omicidio»

«Incidente? No, è stato omicidio» Caso Spallone «Incidente? No, è stato omicidio» ROMA. Le indagini sull'incidente stradale in cui trovò la morte Patrizia Spallone, nipote del professor Mario Spallone (medico di Palmiro Togliatti), sono state rilanciate in seguito ad una denuncia dei familiari della ragazza. La giovane perse la vita il 20 novembre scorso mentre tornava in auto da Anzio insieme con Antonio D'Inzillo, un estremista di destra che a 16 anni fu coinvolto nell'uccisione di Antonio Leandri, scambiato da un commando di néri per un «camerata traditore». I due da circa dieci mesi avevano una relazione sentimentale che, a dire degli Spallone, Patrizia aveva deciso di interrompere. Secondo le dichiarazioni di D' Inzillo, a causa dello scoppio di una gomma, la macchina aveva sbandato, aveva tamponato un' altra auto e Patrizia era stata scaraventata fuori dell'abitacolo. Il giovane fu incriminato dal pubblico ministero presso la pretura per omicidio colposo. Ora i familiari di Patrizia sostengono che non si trattò di un incidente, ma di un omicidio volontario. Lo dicono in base alle indagini fatte dal loro avvocato Carlo Taormina, che ha rintracciato un testimone oculare. Si tratta dell'autista dell' on. Silvia Costa che viaggiava assieme al deputato dietro la vettura dei giovani. Sembra che il teste li abbia visti litigare poco prima che la ragazza fosse sbalzata dall'auto. [Ansa]

Persone citate: Antonio D'inzillo, Antonio Leandri, Carlo Taormina, Caso Spallone, D' Inzillo, Mario Spallone, Palmiro Togliatti, Patrizia Spallone, Silvia Costa

Luoghi citati: Anzio, Roma