«Cari bianchi, ce ne andiamo»
«Cari bianchi, ce ne andiamo» Livorno: 90 genitori non mandavano più in classe i loro bambini «Cari bianchi, ce ne andiamo» Troppe proteste, i senegalesi lasciano la scuola LIVORNO. Amareggiati e intimoriti annunciano: «Togliamo il disturbo». Ventisette senegalesi e tre tunisini della comunità di immigrati extracomunitari di Vada, nel Comune di Rosignano Marittimo, rinunciano a frequentare un corso serale di lingua italiana nella scuola elementare «Angelo Silvio Novara». L'aula in cui avrebbero dovuto svolgersi le lezioni era stata loro assegnata il 16 marzo con una delibera del Consiglio comunale. «Non intendiamo turbare chi non ci desidera», dicono gli immigrati. E gettano la spugna. Ad opporsi al loro ingresso a scuola sono una novantina di famiglie di bambini iscritti alla «Novara»: «Non vogliamo che gli immigrati siedano negli stessi locali dei nostri figli: è una questione di igiene». Il corso di italiano è un'iniziativa del centro di solidarietà «Toure Ablaye» di Vada, che raggruppa una quindicina di volontari laici e cattolici nello sforzo di fornire un servizio di accoglienza ai sessanta immigrati africani del paese. Le lezioni si iniziano nel gennaio di quest'anno nei locali del circolo Arci di Vada, sede del centro. Ma mancano i banchi. Quando i volontari chiedono all'amministrazione comunale di poter utilizzare un'aula della ((Angelo Silvio Novaro», si scatena il putiferio. I genitori di una novantina di bambini si costituiscono in un «comitato del no». Dietro la loro pressione, il consiglio di circolo della scuola ottiene dalla giunta precise garanzie di separazione della attività didattiche: un'aula riservata soltanto agli immigrati, servizi igienici inaccessibili ai bambini. Intanto, i senegalesi si sottopongono ad analisi mediche presso l'Usi di Rosignano: nessuno di loro risulta affetto da malattie infettive. Ma il comitato del «no» non desiste: «Gli immigrati nella scuola sono un pericolo per la salute dei bambini». L'amministrazione assegna al centro l'uso della scuola, ogni lunedì e mercoledì dalle otto alle undici di sera. I genitori passano al contrattacco e trattengono a casa gli alunni per tre giorni. Il 19 marzo, in occasione della prima lezione presso la «Novaro», un drappello di genitori aspetta i neri all'ingresso e contesta la loro presenza nella scuola. Il 21 marzo una delegazione del comitato del «no» incontra i volontari del «Toure Ablaye». «Ci hanno detto che se i neri non fossero stati destinati ad altra sede, qualche scalmanato avrebbe potuto commettere un gesto inconsulto», spiega Mario Bini, presidente dell'Arci di zona. Gli immigrati decidono di rinunciare. Sono tornati a lezione di italiano nella sedo del centro di solidarietà, [m. c. b.l
Persone citate: Angelo Silvio, Mario Bini, Novaro, Silvio Novaro, Toure, Vada
Luoghi citati: Comune Di Rosignano Marittimo, Livorno, Novara
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