L'ombra dell'auto gialla di P. Pat.

L'ombra dell'auto gialla L'ombra dell'auto gialla A Londra verranno prodotte 800 mila vetture per la Cee LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE L'Inghilterra potrebbe tornare ad essere uno dei leaders europei dell'industria automobilistica, entro la fine degli Anni 90, grazie alla produzione in loco delle vetture giapponesi. Gli esperti inglesi hanno calcolato che la produzione di Toyota, Honda e Nissan potrebbe raggiungere le 800 mila auto da commercializzare in tutta Europa quando cadranno le residue barriere per il mercato unico all'inizio del '93. I delegati della commissione europea si recheranno però questa settimana a Tokyo per negoziare un accordo con gli industriali giapponesi al fine di evitare un aumento incontrollato delle importazioni di «auto gialle», che potrebbero causare la perdita di migliaia di posti di lavoro nell'industria automobilistica continentale. Dopo il duro contrasto scoppiato nella Cee fra la Gran Bretagna, accusata di essere «il cavallo di Troia» per l'industria automobilistica giapponese, e il fronte degli altri Paesi produttori guidati da Francia e Italia, la Comunità europea adotterà una soluzione di salvaguardia, con l'introduzione di un periodo transitorio per le importazioni delle vetture nipponiche dopo il 1° gennaio '93. II ministro del Commercio estero Renato Ruggiero, a Londra per un intervento davanti al Royal Institut of International Affairs, ha lamentato «la drammaticità» del dissidio all'interno della Cee, che ha impedito l'adozione di una posizione comune alle trattative del prossimo giovedì a Tokyo. Ma il ministro ha lasciato intendere che, fra le sollecitazioni inglesi e tedesche di ridurre a due anni questa fase transitoria, e le perplessità degli altri partners comunitari, si troverà alla fine una soluzione di compromesso che ieri il quotidiano londinese «Times» precisava in cinque anni. «Con i giapponesi si può discutere — ha detto Ruggiero —. Noi domandiamo di conoscere le loro intenzioni, la loro strategia industriale e commerciale, quante auto contano di produrre in Europa nei prossimi anni». La questione più controversa è quella degli investimenti e della produzione di «auto gialle» in Gran Bretagna che, secondo gli inglesi, non dovrebbero essere soggette a restrizione sul mercato europeo in quanto prodotte in loco. Gli investimenti di Tokyo programmati in Inghilterra ammontano a 1 miliardo e mezzo di sterline, ma potrebbero ridursi se la Cee dovesse adottare restrizioni per un lungo periodo transitorio. Nello stabilimento Nissan di Sunderland, la produzione programmata di 100 mila auto all'anno dovrebbe essere raddoppiata dopo il '92, con una forzalavoro di 3500 addetti. Altre 200 mila auto dovrebbero essere prodotte dagli stabilimenti inglesi della Toyota e altrettante in quelli della Honda. Infine, un altro quantitativo verrà fornito da Mazda, Mitsubishi e Suzuki. Uno studio della «Economist Intelligence Unit» britannico ha previsto che a metà degli Anni 90 le vendite di auto giapponesi sul mercato europeo sono destinate a raddoppiare, passando dall'11 ad almeno il 20%. In totale, con le 800 mila «auto gialle» prodotte qui, il totale della produzione automobilistica inglese dovrebbe superare i 2 milioni di unità all'anno, [p. pat.]

Persone citate: Renato Ruggiero