Ora l'Alitalia vola a Berlino Est

Ora l'Alitalia vola a Berlino Est Dopo 50 anni di isolamento, quattro collegamenti alla settimana da Roma e Milano Ora l'Alitalia vola a Berlino Est Rimane ancora proibito lo scalo a Ovest Nuove linee anche con Budapest e Praga ISCHIA DAL NOSTRO INVIATO Anche l'Alitalia va al di là del muro. Da giugno atterrerà a Berlino Est. E' un altro tassello del processo di distensione: la decisione della compagnia di bandiera cancella una delle conseguenze della Seconda Guerra Mondiale. Dalla fine del conflitto, possono fare scalo nel settore Ovest solo le compagnie delle potenze alleate (Usa, Urss, Francia e Gran Bretagna). La scelta, annunciata ieri dall'amministratore delegato dell'Alitalia Giovanni Bisignani, di collegare Roma e Milano con quattro voli settimanali a Berlino Est aggira però questo ostacolo, dal momento che è caduta la frontiera con la parte occidentale della città. La compagnia italiana è la prima non appartenente a un Paese vincitore della guerra a compiere questo passo (programmato anche dalla finlandese Finnair). L'iniziativa fa parte di un più ampio piano di apertura verso i Paesi dell'Europa Orientale: da oggi scatta il collegamento con Budapest (tre voli da Roma e tre da Milano) e da giugno quello con Praga (quattro voli); sono poi stati raddoppiati i servizi per Mosca e saranno raggiunte successivamente Varsavia, Leningrado, Bucarest e Belgrado. L'operazione è stata delineata nel corso della conferenza stampa tenuta a Ischia per la presentazione degli orari della compagnia. Di fronte a 190 giornalisti di ogni continente, Bisignani e il direttore generale Ferruccio Pavolini (entrambi in carica da nemmeno un anno) hanno spiegato come stanno giocando la scommessa del rilancio dell'Alitalia, in uno scenario insidioso per i ritardi aziendali e la liberalizzazione del trasporto aereo. «Abbiamo un programma ambizioso — fa presente Bisignani — per mantenere e consolidare la nostra posizione fra le compagnie di primo piano che operano su scala mondiale, pure in presenza di una congiuntura aziendale non semplice». I conti dei primi sei mesi del 1989 erano stati i peggiori della storia dell'Alitalia: le perdite hanno toccato quota 172 miliardi, complici la nebbia e gli scioperi. «Ma ora c'è stata un'inversione di tendenza» assicura l'amministratore delegato. Questo significa che il passivo della seconda parte dell'anno è stato più contenuto e il risultato complessivo dell'89 dovrebbe essere in rosso per alcune decine di miliardi oltre i 172 del primo semestre. Per dimostrare che il rilancio è reale, il vertice della compagnia ha fornito le cifre relative al fatturato (che sfiora i 5000 miliardi, rispetto ai 4241 dell'88) e al traffico. Nell'89 l'incremento mondiale dei passeggeri è stato del 5% e quello europeo del 7%, mentre l'Alitalia ha toccato il 13,3. Per i primi tre mesi del 1990 vengono dichiarati risultati ancora più soddisfacenti per tutto il gruppo: più 28% passeggeri sui voli nazionali, più 27% sugli internazionali, più 7% sugli intercontinentali. «Non c'è stata la crescita delle compagnie straniere in Italia e vogliamo essere sempre più aggressivi per riprenderci le quote di mercato che ci spettano» afferma Pavolini. Mentre alcuni scali presentano grossi problemi operativi (a cominciare da Milano Malpensa) e c'è l'esigenza di migliorare ancora la qualità e l'immagine del servizio, l'Alitalia sta allargando l'offerta. Dal primo no- vembre sarà aperto lo scalo a Miami e nei due anni successivi ne saranno attivati altri quattro negli Usa. Da giugno sono previsti due collegamenti settimanali Roma-Dubai-Bombay. Vengono raddoppiati i servizi Pisa-Londra, Torino-Parigi e Roma-Parigi. Il Torino-Londra diventa quotidiano. La società controllata Ati sta sviluppando i collegamenti tra il Sud ed alcune città europee; da oggi entra in funzione il Napoli-Parigi ed è in arrivo l'autorizzazione della Grecia per il Bari-Atene. Con la liberalizzazione alle porte, non basta però accrescere l'offerta. Tutte le compagnie si sono poste il problema di definire alleanze internazionali per reggere meglio la concorrenza. L'Alitalia si sta guardando intorno, ma non ha ancora chiuso alcuna operazione. In questo momento, l'Alitalia sta poi verificando la possibilità di acquisire l'Aerolineas Argentinas che il governo di Buenos Aires ha deciso di privatizzare. Le offerte devono essere presentate entro il 30 aprile: «Stiamo esaminando concretamente le condizioni insieme alla Citicorp. Per la scadenza fissata valuteremo le possibilità e prenderemo le nostre decisioni». L'Alitalia ha più di un dubbio per il prezzo fissato dall'Argentina (circa 750 miliardi). Se parteciperà all'asta potrà trovarsi di fronte la brasiliana Varig e la British Airways. Sul piano interno, negli ultimi tempi è stata dedicata molta attenzione alla linea Roma-Milano, la più trafficata. L'idea di creare la navetta (un servizio continuo senza prenotazione) è stata accantonata, anche a causa delle carenze strutturali degli aeroporti, a vantaggio del servizio «cadenzato» (effettuato circa ogni mezz'ora). E' stato realizzato un nuovo terminal a Fiumicino, riservato ai passeggeri per Milano; nelle due città si scende e si sale direttamente sull'aereo, evitando il pullman; è stata costituita una flotta ad hoc (con aerei più grossi, gli Airbus da 310 posti). Dall'inizio dell'anno, i passeggeri fra Poma e Milano sono stati 450 mila, con un aumento del 28%. Ma mentre insegue il rilancio e tenta di rivaleggiare con le compagnie maggiori, l'Alitalia resta senza presidente dopo la scomparsa di Carlo Verri, avvenuta quasi sei mesi fa. «Non è un problema mio, è mi problema degli azionisti» osserva Bisignani. L'Iri, a cui compete la designazione, non ha infatti ancora effettuato la scelta. Roberto Ippolito 17.000: i kg di prosciutto consumati in un anno in aereo 5.596.000 lire: il biglietto meno economico one-way 22.500 lire: il biglietto più economico one-way 715.000.000: i litri di kerosene consumato dalla flotta nei primi sei mesi '89 12.085.000: le bevande consumate in aereo in un anno 145.000: le bottiglie di spumante consumate 60.000: i litri di latte consumati 308.000: i kg di uova da cova trasportate nel 1989 7.000:1 kg di salmone affumicato 1.400: i kg di caviale 2.000: i kg di aragoste 500.000: i kg di frutta secca 39,6 miliardi di lire: I ricavi prodotti dalle vendite di bordo 96,6%: il coefficiente di regolarità dei voli nel 1989 69,2%: il coefficiente di puntualità dei voli nel 1989

Persone citate: Bisignani, Carlo Verri, Ferruccio Pavolini, Giovanni Bisignani, Pavolini, Poma, Roberto Ippolito