L'auto sovietica con targa Fiat di Renzo Villare

L'auto sovietica con targa Fiat Accordo con Mosca per tutta la gamma: media cilindrata, utilitaria e un altro modello L'auto sovietica con targa Fiat Sulle vetture ci sarà il motore Fire Previste900 mila unità Vanno TORINO. La Fiat è sempre più forte in Urss e il suo impegno per la produzione di auto in Unione Sovietica si allarga. Oltre alla produzione della «A 93», una vettura con una cilindrata di 1000-1100 ce, la Fiat parteciperà alla produzione dei gruppi meccanici (motori della gamma Fire, cambi e altro) legati all'intera fornitura prevista dal progetto, per un totale di 900.000 auto l'anno. Inoltre è stato concordato di avviare concretamente la partecipazione del gruppo torinese alla realizzazione del primo modulo del progetto che prevede la costruzione in Unione Sovietica di una vettura utilitaria. In questa prospettiva - afferma un comunicato - è in corso un programma di valutazioni tecniche che porterà alla scelta definitiva del modello da produrre. Si aggiungono così nuovi tasselli alla trattativa già sfociata nell'intesa del novembre scorso a Roma con investimenti per 1800 miliardi (legati a una delle tre fasi del progetto Elabuga, che prevede un modulo in grado di produrre 300 mila vetture l'anno). L'occasione per l'ampliamento dei rapporti è stata la visita di una delegazione sovietica, guidata, dal vicepresidente del Consiglio dei ministri dell'Urss, Ivan Stefanovic Silaev, che ha visitato gli stabilimenti Fiat Auto di Cassino, Termoli e Tèrmini Imerese, il Centro ricerche Fiat di Orbassano, la Comau di Grugliasco. La delegazione, della quale fanno parte il ministro dell'Industria automobilistica Pugin, quello delle Macchine utensili, Panichev e i viceministri Novikov e Karaciurih, ha incontrato il vicepresidente della Fiat, Umberto Agnelli, l'amministratore delegato Cesare Romiti, il direttore generale della Fiat Auto, Paolo Cantarella, il responsabile delle attività internazionali Francesco Gallo e Ruggero Ferrerò, coordinatore del progetto Urss. Oggi la delegazione incontrerà a Roma il presidente del Consiglio Andreotti. E' stato anche definito il tipo di carrozzeria della «A 93» che sarà costruita in versioni a tre e cinque porte e alla cui realizzazione hanno contribuito stilisti sovietici e di Fiat Auto. I dati disponibili sulla vettura permettono almeno di individuare il segmento di mercato. I 640 chili di peso, i 3,45 metri di lunghezza, ma soprattutto la cilindrata tra 1000 e 1100 ce, fanno chiaramente intendere che i sovietici, tra qualche anno, potranno disporre sul mercato interno di una vettura compatta, che si pone nella categoria della Uno. E' una importante affermazione del Gruppo torinese in Unione Sovietica, forse la maggiore mai realizzata all'estero e per la quale si può ipotizzare un impegno di alcune migliaia di miliardi. In sintesi - fanno notare alla Fiat - significa che l'azienda parteciperà alla realizzazione dell'intera «fase uno» del «Progetto Elabuga» per la vettura utilitaria, prevista per l'inizio degli Anni 2000 (20012002), della «fase due» («A 93») che inizierà la produzione tra la fine del 1993 e l'inizio del 1994 (queste due fasi prevedono una produzione di 600.000 auto l'anno) e fornirà i motori per le restanti 300.000 vetture previste dalla terza fase, la cui data di inizio non è stata ancora fissata. Tutti i modelli del «Progetto Elabuga» monteranno motori «Fire», un propulsore di moderna progettazione tanto da consentire un numero limitato di componenti, leggero, dai consumi ridotti e in grado di abbattere sensibilmente le emissioni. Prodotto nello stabilimento automatizzato di Termoli, è attualmente disponibile nelle cilindrate 750, 1000 e 1100 ce e dal 1985 ad oggi ne sono stati costruiti oltre 2.800.000. In un'area, quella dell'Est europeo, in cui c'è sempre più spazio per lo sviluppo dell'automobile, «la Fiat - come ha ricordato recentemente l'amministratore delegato Cesare Romiti - è già presente al 50% in un mercato di oltre 2 milioni di vetture l'anno». Renzo Villare . (la L'EST ^ _ U \ \A I\J I %=1 i I II i ^ ii:ì:"!gSdìu;jita A \ ttJ I %À \ ì\=J ! tUl UW \M

Persone citate: Cesare Romiti, Fire Previste900, Francesco Gallo, Ivan Stefanovic Silaev, Novikov, Paolo Cantarella, Ruggero Ferrerò, Umberto Agnelli