Nel camper psi La Malfa e D'Alema di Augusto Minzolini

Nel camper psi La Malfa e D'Alema A Rimini riprendono gli incontri privilegiati: ieri il pri e, per la prima volta, i comunisti Nel camper psi La Malfa e D'Alema Ratificato così il disgelo a sinistra Veltroni: «Ci siamo annusati» RIMINI DAL NOSTRO INVIATO Il camper di Bettino Craxi è lo stesso, quello del congresso dell'Ansaldo, ma gli ospiti, lo scenario, la simbologia del '90 sono tutt'altra cosa del patto di ferro con la de di Forlani. Quest'anno il segretario de è rimasto sull'uscio, mentre gli invitati di rango sono stati il repubblicano Giorgio La Malfa e, vera novità, i comunisti Massimo D'Alema e Walter Veltroni. Nell'accurata regia del segretario socialista, quei cinquanta minuti con La Malfa e l'ora e dieci dedicata alla delegazione del pei, ieri, debbono trasmettere un messaggio preciso: se rincontro dell'89 sancì la nascita del Caf (cioè dell'accordo con la de di Andreotti e Forlani), quello del '90 è il segnale di una prospettiva futura, ancora in embrione, legata al rapporto stretto con i laici e al disgelo a sinistra. I due incontri sono stati volutamente pubblicizzati, con il vicesegretario Giuliano Amato nei panni dell'ambasciatore che accoglie o va a cercare gli ospiti d'onore. Quello con La Malfa ha rappresentato il ritorno alla pace (Craxi gli ha anche espresso la propria solidarietà per l'attacco che il segretario del pri ha ricevuto in una trasmissione della Retedue) e ha aperto un rapporto che per i prossimi mesi si preannuncia stretto. I due sembrano intendersi sul da farsi: stesso giudizio negativo sul governo Andreotti («deludente», «vivacchia»), analoghe intenzioni sull'immediato futuro (nessuno dei due immagina una crisi di governo prima delle elezioni), identica avversione per quello che succede nella de («Dopo le amministrative ^rjschia di dividersi in tanti pezzi»). Se non ci fosse il decreto sull'immigrazione, a dividerli (e il peso che questo potrebbe avere nella prossima campagna elettorale), Craxi e La Malfa potrebbero marciare su sentieri paralleli fin da oggi (lo faranno nel difendere il testo della legge tv). E Craxi, in questo nuovo clima di amicizia, addirittura, si è premunito di rassicurare quelli che considera i suoi più vicini interlocutori di oggi, sulle tappe del nuovo rapporto con il pei: non vi preoccupate - ha spiegato, in sintesi, a La Malfa - seguirò una linea di cautela e nell'aria c'è il ritomo di un laico a Palazzo Chigi. Non per nulla ieri un La Malfa raggiante, dopo l'incontro, si è lasciato sfuggire, tra il serio e il faceto, una battuta su una nuova leadersphip repubblicana alla presidenza del Consiglio. II «meeting» del camper, con D'Alema e Veltroni, invece, ha ratificato, se ce ne fosse ancora stato bisogno, il disgelo tra pei e psi. Dopo il forfait di Achille Occhetto (il segretario del pei non potrà essere presente domani), il segretario socialista doveva offrire alle telecamere l'immagine di quello che c'è di nuovo a sinistra. E l'incontro è servito so¬ prattutto a questo. Ma il primo colloquio a quattr'occhi si è trasformato anche in un momento di studio, visto che verso D'Alema e Veltroni i socialisti hanno nutrito sempre ima certa diffidenza (non si contano le volte che Avanti! li ha definiti campioni di antisocialismo). «Abbiamo parlato di storia, filosofia e politica», si è limitato a dire D'Alema. «Ci siamo annusati», è stata la battuta felice di Veltroni. Ma in quell'ora di discorsi costellati dà valutazioni comuni, da qualche battuta polemica, da più di un ricordo d'impressioni passate (a partire da una rilettura comune del '21) e da promesse e «scenari futuri» - la prima è sulla replica di domenica, («Ci saranno delle novità», ha preannunciato Craxi ai suoi interlocutori) - il dialogo tra pei e psi ha anche ieri fatto un passo avanti. «In politica - ha commentato D'Alema, appena fuori dalla porta del camper - contano spesso anche i gesti». Parole importanti, specie se pronunciate da chi tra gli esponenti del nuovo corso comunista è considerato quello più lontano da Craxi. E lui, il segretario del psi, quest'aria nuova a sinistra forse comincia davvero a respirarla: «Con i loro capricci - ha detto, cominciando a scherzare anche sulle polemiche di tanti anni con il pei - mi hanno fatto perdere i capelli». Augusto Minzolini Sul palco. La torinese Prest * a colloquio con Giuliano Amato

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