Giorgi esonerato? Tutte fantasie

Giorgi esonerato? Tutte fantasie La Fiorentina si rimangia la decisione di Auxerre e conferma la fiducia al tecnico Giorgi esonerato? Tutte fantasie La società accusa un dipendente di aver dato false notizie I tifosi vogliono le dimissioni dell'allenatore, Righetti e Previdi FIRENZE DAL NOSTRO INVIATO «L'A.C. Fiorentina dichiara che le notizie riguardanti la Società diffuse in questi giorni sono assolutamente fantasiose e comunque destituite da qualsiasi fondamento. La Società ha riscontrato con grande compiacimento che la squadra, con il suo allenatore, ha dimostrato ad Auxerre la serietà e il grande impegno professionale di cui è capace e la precisa volontà di affrontare unita, così come lo è sempre stata, il prosieguo dell'attività in campionato e in Coppa». Con questo comunicato la Fiorentina ha praticamente fatto marcia indietro confermando fino al 29 aprile compreso l'allenatore Giorgi, hesonerato» a poche ore dal match di Auxerre. E la situazione, già grottesca, rischia di diventare incontrollabile. Anche perchè quando nella sede viola, poco dopo le 17,30, il presidente Righetti ha letto il comunicato scritto in pieno accordo con l'avvocato Claudio Pontello e il ds Nardino Previdi, c'erano i rappresentanti dei tifosi. I supporters hanno chiesto a viva voce le dimissioni di Righetti, Previdi e Giorgi, i giornalisti hanno minacciato querele, l'Ussi toscano anzi ha già preso tale decisione. Come è possibile che tutti i quotidiani, le televisioni, l'altro giorno hanno diffuso simultaneamente voci fantasiose? Piccolo flash back. Già prima di stilare il comunicato, Claudio Pontello, per telefono, alle 16,15 aveva dichiarato a un cronista: «Giorgi non si tocca, sarebbe irresponsabile mandarlo via a cinque giornate dalla fine e dopo che ci ha portato in semifinale di Coppa Uefa. Mi spiace se di un suo esonero ne hanno parlato alcuni dei miei dipendenti». Che cosa è successo dunque tra l'immediata vigilia di Auxerre, quando il ds Previdi aveva annunciato una riunione stabilita oggi per prendere una decisione, vale a dire l'esonero di Giorgi? Ieri Previdi ha affermato: «Non volevo anticipare una decisione di questo tipo». E i tifosi: «Ma se ci ha detto che dopo Auxerre sarebbe cambiata la guida tecnica». Previdi non ha controbattuto. E Righetti, cercando di giustificare il tono del comunicato: «Quando si parla di notizie fantasiose non è contemplata la parola stampa...». Subbuglio in sala, pugni sbattuti sul tavolo. «Ciascuno ha le sue responsabilità e noi non neghiamo le nostre — è sbottato Righetti — potrebbe essere stato qualche nostro dipendente a diffondere tali voci ma non sono in condi¬ zioni di dire chi e non intendiamo come società prendere in considerazione provvedimenti nei confronti dei suoi tesserati». Stampa bugiarda allora? «Non entriamo nei particolari — si è difeso Previdi — io comunque non ho mai detto che Giorgi sarebbe stato esonerato». Impossibile uscire dall'imbuto. E Righetti ha negato altri particolari: «Non ho mai parlato con Abete per chiedere notizie su un'eventuale deroga per Graziani». L'ex responsabile del Centro di coordinamento dei tifosi, Rigoletto Fantappiè, non ci ha visto più: «Pensavo che confermando Giorgi gli si dessero le 48 ore, se lo si tiene fino al termine del campionato è perchè lo si ritiene l'allenatore ideale per la B». Ancora il gruppo dei tifosi nella sala al piano terra della sede: «Noi siamo vicini alla squadra, voi (rivolti a Righetti e Previdi n.d.r.) no. Ora, in un momento così delicato, con questo comunicato date atto di incompetenza. A noi la Coppa interessa, eccome, ma a che cosa ci servirà se finiremo in B?». Righetti ha steso la mano ai tifosi: «Prendo atto di questa mozione di affetti, ma in tutta sincerità ribadisco che in questi momenti occorre solo stringersi attorno alla squadra». Al telefono da Reggio Emilia, Giorgis ci ha confidato: «Non ho mai pensato di dimettermi, non mi sento responsabile di nulla, he lavorato tanto per portare la squadra verso i massimi traguardi in Uefa, salvarla dalla B in un torneo giocato quasi sempre yn trasferta. Ho letto anch'io i quotidiani con le notizie del mio esonero, ma credo solo al 30% di quanto è scrit¬ to, i ricami dei giornalisti fiorentini sono all'ordine del giorno. Previdi non mi ha mai detto nulla, i Pontello sono stati informati dei miei programmi in vista della trasferta di Perugia. Dovessero esonerarmi chiederei solo una raccomandata a mano come nei miei diritti e nei regolamenti e tornerei tranquillo a Reggio Emilia». Ma, come avete letto, se ci pare di aver capito tutto stavolta, Giorgi non è stato esonerato. L'avvocato Claudio Pontello ha vinto la sua battaglia anche a costo di «bruciare» l'immagine di Righetti e soprattutto di Previdi: Giorgi rimane dunque in sella, ma visti gli imbarazzi societari di fronte alla linea dura dei tifosi, è sempre più solo alla vigilia di cinque giornate terribili. Franco Battolato

Luoghi citati: Auxerre, Firenze, Perugia, Reggio Emilia