Un '89 di svolta per la Sip

Un '89 di svolta per la Sip Cresciuto il fatturato (+11,3%); 15 mila dipendenti sono diventati azionisti della società Un '89 di svolta per la Sip Utile 471 miliardi, investimenti +41% ROMA. Una forte accelerata degli investimenti ( + 41%, oltre 8000 miliardi) per fare recuperare alle telecomunicazioni italiane il gap che le separa dagli altri Paesi, come ha ricordato il vicepresidente e amministratore delegato della Sip, Paolo Benzoni, a Venezia. Una redditività stabile (verrà confermato lo stesso dividendo '88 e cioè 70 lire per le azioni ordinarie e 90 per le risparmio) e il più alto in cremento degli abbonati mai .realizzato (oltre 1 milione e 170 mila unità) che ha fatto salire la densità di ben due punti; un fatturato che ha raggiunto i 14.882 miliardi. Questi dati sono contenuti nel progetto di bilancio '89 (considerato un «anno di svolta») approvato dal consiglio di amministrazione, riunitosi a Roma sotto la presidenza di Michele Giannotta. «L'aumento degli investimenti che hanno superato gli 8000 miliardi - sottolinea una nota ha avuto un riscontro ampiamente positivo nel mercato, permettendo di consuntivare, grazie specialmente al notevole incremento dei ricavi, solidi risultati patrimoniali e di conto economico in linea con gli impegni programmati». Nei piani della Sip, secondo quanto reso noto nel comunicato, è previsto che la destinazione dell'utile dell'esercizio, qualora venga accolta la proposta di riparto, sarà così articolato: 262 miliardi per la remunerazione del capitale sociale, 23,5 miliardi per l'accantonamento di legge per la riserva legale e 185,5 miliardi per l'integrazione del fondo per il reinvestimento degli utili nel Mezzogiorno. «L'utile netto di 471 miliardi - si legge ancora nella nota - è attestato su valori pressoché pari a quelli soddisfacenti degli ultimi due anni e risulta pertanto idoneo a garantire al capitale il buon livello di remunerazione in atto dal 1986». Dai dati sul bilancio '89, prosegue la nota, emerge che «la dinamica dei costi ha superato quella pur apprezzabile dei ricavi; ciò a causa del contempo-' raneo effetto, sui ricavi, dell'in¬ varianza dei prezzi del servizio telefonico e, sui costi, dell'inflazione e delle esigenze di espansione e di miglioramento della qualità delle prestazioni». Il margine operativo lordo ottenuto è stato di 7110 miliardi, con un incremento del 5,1%. Buoni risultati per la Sip anche sul fronte delle realizzazioni: l'incremento netto degli abbonati - pari a oltre 1.170.000 unità che hanno portato il totale a 21.266.000 - è risultato il più alto finora realizzato ed ha fatto salire la densità di due punti; il traffico nazionale ha raggiunto complessivamente i 23,5 miliardi di comunicazioni ( + 11,5%); la consistenza degli utenti del servizio radiomobile è raddoppiata, mentre si è registrata una crescita del 50% degli utenti del servizio di facsimile. La Sip, nel comunicato, pone l'accento inoltre sul processo di «velocizzazione» dei tempi di allacciamento di nuovi impianti che ha consentito «il sostanziale allineamento alle prescrizioni del nuovo regolamento di servizio: il tempo medio di evasione - sottolinea la nota - è passato infatti da 2,7 mesi dell'88 ad un mese del 1989». Sono state inoltre azzerate le domande giacenti, «ridotte entro lo stretto limite fisiologico» e vi è stato un «generale miglioramento degli indicatori di qualità». E' da segnalare infine che la Sip ha destinato al potenziamento ed ammodernamento delle strutture telefoniche delle aree meridionali, «una quota assai cospicua degli investimenti», pari a circa 3000 miliardi, corrispondente a quasi il 36% dell'impegno globale. I nuovi allacciamenti realizzati nel Sud sono stati circa 500 mila, pari al 42,3% del totale». Il consiglio, conclude la nota, ha inoltre preso atto del «favorevole accoglimento da parte del personale della recente operazione di aumento del capitale: alla scadenza del termine quasi 15 mila dipendenti avevano richiesto la sottoscrizione, chiedendo quasi il quadruplo delle quote offerte». [r.e.s] Paolo Benzoni Michele Giannotta

Persone citate: Michele Giannotta, Paolo Benzoni

Luoghi citati: Roma, Venezia