Il Papa: respingiamo il razzismo di Marco Tosatti

Il Papa: respingiamo il razzismo Terzo intervento del pontefice in pochi giorni: le discriminazioni sono inaccettabili Il Papa: respingiamo il razzismo La prossima settimana anche i vescovi prenderanno posizione «Nelle nostre città vi sono guerre tra persone di culture diverse» CITTA' DEL VATICANO. Il Papa e la Chiesa italiana si preparano ad affrontare il fenomeno «razzismo» nella penisola. Giovanni Paolo II, ieri, durante l'udienza generale in San Pietro ha detto che «è motivo di apprensione osservare come in vari Paesi del mondo si manifesti una recrudescenza di penosi, seppur isolati, episodi a sfondo razzista». Il Pontefice non ha fatto nessun riferimento specifico alla realtà del nostro Paese, ma la scelta temporale delle sue parole, e il fatto che è la terza volta, in quattro giorni, che in maniera più o meno diretta affronta il tema dell'immigrazione extracomunitaria in Italia fanno pensare che la citazione non sia casuale. Il Papa ha parlato domenica a Ivrea di «dialogo e tolleranza» e di dovere di accogliere chi ha bisogno di lavorare (sia pure regolamentando il flusso) a Chivasso, il giorno di S. Giuseppe. «Simili manifestazioni - ha detto ieri, riferendosi agli episodi di violenza - vanno respinte fermamente, nella profonda consapevolezza della comune filiazione divina di ogni persona e di ogni razza e quindi della nostra radicale fratellanza in Cristo». Il Papa ha ricordato la giornata promossa dalle Nazioni Unite: «Tale iniziativa - ha aggiunto - ci invita a riflettere sul principio che la discriminazione razziale è inaccettabile, ovunque». Non è mancato un riferimento al Paese principe dell'apartheid: «Quest'anno ha concluso - la ricorrenza merita di essere sottolineata in special modo perché dal Sudafrica sono venute recentemente notizie confortanti, che fanno bene sperare per il superamento delle ingiustizie e delle tensioni razziali, da troppo tempo causa di dolorosi conflitti e di gravi sofferenze in quel Paese. Auspico che la via del dialogo tra tutti i legittimi rappresentanti delle diverse parti in causa sia percorsa senza Violenze fino in fondo, per garantire un futuro in cui ogni cittadino possa contribuire con uguale dignità alla realizzazione del bene comune». Anche i vescovi italiani prenderanno posizione, in forma unitaria, sul problema dell'immigrazione dal Terzomondo e sul razzismo. Ieri la Sir (l'agenzia di stampa che fa capo alla Conferenza Episcopale Italiana) ha annunciato che la settimana prossima la Commissione Giustizia e Pace pubblicherà un documento sul tema. Titolo: «Uomini e culture diverse: dal conflitto alla solidarietà». Sono due anni che la Commissione sta lavorando su questo testo, il primo elaborato da quando la Commissione è stata creata. «Non vi sono solo le grandi guerre tra nazione e nazione ha detto mons. Giovanni Volta, vescovo di Pavia, e presidente della Commissione ecclesiale Giustizia e Pace, presentando il documento - ma anche quelle piccole nelle nostre città, fra persone di razza e cultura diverse». I singoli cittadini hanno un influsso molto relativo, e certamente lento, per quel che riguarda i rapporti pacifici fra le nazioni. «Invece nel caso della convivenza nello stesso territorio l'apporto dei singoli, delle associazioni, dei gruppi può avere un peso rilevante», ha detto mons. Volta. Uno degli obiettivi principali del documento è di rendere sensibili i cristiani, e non, alle realtà spiacevoli che si stanno creando sotto i loro occhi: «le nuove forme complesse di povertà», affinché «ci sia una risposta da parte di tutti, secondo la propria competenza». Ci vogliono più leggi, e leggi adeguate, sostengono i vescovi, ma anche una diversa mentalità: «Una normativa senza un terreno culturale recettivo resta inefficace, così come un processo di sensibilizzazione culturale senza uno sbocco di norme adeguate non funziona». Marco Tosatti Il Papa cerca l'anello perso durante l'udienza generale di Ieri

Persone citate: Giovanni Paolo Ii, Giovanni Volta

Luoghi citati: Chivasso, Citta' Del Vaticano, Italia, Ivrea, Pavia, Sudafrica