«Presidente riconosci Vilnius»

«Presidente riconosci Vilnius» Deputati Usa «Presidente riconosci Vilnius» WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Per la seconda giornata consecutiva, la Casa Bianca ha ieri ammonito il Cremlino di non usare la forza in Lituania, e oltre cento deputati, hanno mandato una lettera a Bush chiedendogli di riconoscere subito il governo di Vilnius. In una secca dichiarazione, il portavoce Fitzwater ha ribadito «l'allarme degli Stati Uniti» per l'ordine di Gorbaciov di confiscare tutte le armi ai lituani, dicendo che Bush segue gli eventi «con estrema serietà». Fitzwatsr ha esortato le due parti a evitare ogni violenza, insistendo per una soluzione negoziale della crisi. In un esplicito riferimento alle assicurazioni sulla Lituania date dal ministro degli Esteri sovietico Shevardnadze al segretario di Stato Baker nel loro incontro in Namibia, il portavoce ha concluso: «Ci auguriamo che l'Urss metta davvero in pratica le dichiarazioni di ieri». L'ordine della confisca delle armi ai lituani ha colto la Casa Bianca di sorpresa, acuendo il disagio per quella che teme sia la strategia di Gorbaciov di soffocare i moti per l'indipendenza nei Paesi baltici con sistemi polizieschi, senza ricorrere ai carri armati. Al Congresso, i deputati che hanno scritto a Bush incitandolo «a concedere l'appoggio politico e morale americano all'autonomia in Lituania» hanno proposto un voto di censura del Cremlino. La Casa Bianca si era tranquillizzata dopo l'incontro ShevardnadzeBaker in Namibia, al punto che Fitzwater aveva commentato: «Prendiamo l'Urss in parola». L'aumento della tensione in Lituania non ha però turbato i colloqui di ieri alla Casa Bianca tra il presidente Bush e il premiet" polacco MazowiBcki. Bush ha garantito all'ospite quello che aveva già garantito ad Andreotti all'inizio dei mese: che la Polonia, che parteciperà ai negoziati sull'unità tedesca solo per quanto concerne le frontiere, sarà anche consultata su tutti i loro altri aspetti, come l'Italia e gli alleati della Nato. Bush ha tuttavia sollecitato Mazowiecki a chiedere il ritiro delle truppe sovietiche da Varsavia, come hanno già fatto Budapest e Praga. Fitzwater ha detto che «una protratta presenza militare dell'Urss in territorio polacco non è più necessaria» e che gli Stati Uniti «stentano a credere che la Polonia la voglia davvero». Varsavia ha chiesto ai sovietici di rimanere come misura precauzionale contro eventuali rivendicazioni territoriali della Germania unificata. A quanto riferito dal direttore degli affari europei del dipartimento di Stato Seitz, il premier polacco si è detto soddisfatto dell'impegno di Bush a tutelare le frontiere esistenti in Europa - «le consideriamo permanenti» ha spiegato il presidente - e di aggiornarlo sui negoziati sull'unità tedesca. [e. e]