«Dopo il Congresso i partiti anti-comunisti» di Enrico Singer

«Dopo il Congresso i partiti anti-comunisti» Parla Serghei Stankevich, l'amico di Eltsin, probabile sindaco di Mosca: «Stiamo nel pcus per cambiarlo» «Dopo il Congresso i partiti anti-comunisti» «Ora facciamo vedere come si governa» MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «Abbiamo vinto le elezioni a Mosca, a Leningrado, in altre grandi- città uniti nel blocco Russia democratica. Adesso dobbiamo amministrare il nostro successo, dobbiamo far vedere alla gente che ci ha votato la differenza tra i vecchi metodi e la democrazia. Dobbiamo anche organizzarci. Penso che il processo di fondazione dei partiti comincerà molto presto. Dico partiti perché Russia democratica è un cartello elettorale e non credo che potrà trasformarsi in un solo partito alternativo. E sono convinto che almeno nell'immediato futuro l'ala comunista radicale deve continuare a lavorare all'interno del pcus. Dopo il Congresso, si vedrà». Serghei Stankevich, uno dei più giovani storici dell'Accademia delle Scienze, l'uomo che tra qualche giorno potrebbe diventare il nuovo sindaco di Mosca, ragiona già in termini di «alternanza», di rapporti di forza tra gli «altri e il pcus». Nel suo ufficio di deputato - prima di essere eletto al Mossoviet era già membro del Soviet supremo -c'è soltanto una scrivania e una grande mappa della città. Alle pareti sono affissi ritagli di giornale con gli elenchi e le brevi biografie dei candidati: quelli conservatori sono tratteggiati a matita blu, quelli radicali a matita rossa. Tutti tranne uno: Boris Eltsin che ha diritto ad una incorniciatura speciale. Con Boris Eltsin, Stankevich è copresidente del «gruppo interregionale» e se il giovane professore dell'Istituto di Storia Universale è in pista per la carica di sindaco di Mosca, il leader di punta dell'ala radicale è in corsa per quella di presidente .del Soviet supremo della Repubblica russa. «E ha buone possibilità», dice Sergei Stankievic, anche se i risultati delle elezioni a livello repubblicano arrivano con il contagocce. «Secondo le nostre informazioni nelle grandi città hanno vinto le forze democratiche, nei piccoli centri e nelle campagne il successo è dalla parte delle vecchie forze dell'apparato». Quando i dati saranno finalmente completi, probabilmente, nel Soviet supremo russò ci sarà quasi l'equilibrio tra i due blocchi. L'unico dato certo, per adesso, è la vostra vittoria schiacciante nelle grandi città. E prima di tutto a Mosca. Come vi preparate ad amministrare? Dopo cinque anni di perestrojka la gente è stanca della lotta di piattaforme e di proclami. Vuole i fatti. Il nostro blocco ha attirato la maggioranza degli elettori e potrà conquistare una base sociale solida se riuscirà a far sentire una differenza reale, se riuscirà a migliorare la vita quotidiana della popolazione. Nei cambiamenti reali che preparate, c'è anche la nascita di un vero partito alternativo al pcus? Il processo della fondazione dei partiti comincerà molto presto, ma è poco probabile che il blocco Russia democratica, il nostro cartello elettorale, possa trasformarsi in un solo partito. Ma non escludo, anzi spero, che Russia democratica continui ad esistere dopo, come alleanza politica tra partiti diversi. Secondo lei, anche l'ala radicale del pcus deve formare un partito diverso o deve continuare ad agire dall'interno? Almeno nel futuro prossimo, dobbiamo agire nell'ambito del pcus. Prima di tutto per favorire il rinnovamento di questo partito. Poi perché il pcus non è soltanto un partito: è una vera corporazion. interna che possiede edifici, giornali, radio e tutto il resto. Uscire dal pcus così; lasciando tutto questo nelle mani dell'ala conservatrice sarebbe un errore. Voi avete vinto le elezioni a Mosca nello giorno in cui i comunisti della Ddr sono stati ridotti a una forza minoritaria. Non credete che questo dimostri che rinnovare il pc non è sufficiente? Certo. E' necessario fare sia una cosa che l'altra: bisogna rinnovare il pcus e, contemporaneamente, fare tutto il possibile per la creazione di nuovi partiti politici forti che siano capaci di fare concorrenza al pcus e di costruirsi una solida base elettorale. Lei crede che Gorbaciov avesse previsto tutto quello che sta accadendo: l'esplosione dei nazionalismi, le spinte indipendentiste, l'avanzata dei radicali? Sono profondamente convinto che Gorbaciov, nell'aprile del 1985, non immaginava che cosa sarebbe successo nel Paese. Ma bisogna riconoscere che la sua capacità migliore è quella di capire la realtà: per questo resta a capo del movimento di rinnovamento. Anche la scelta presidenziale, in fondo, può essere il segno che Gorbaciov si prepara a governare un Paese dove il pcus non sarà più forza dirigente. Lei è uno dei leader più importanti del blocco Russia democratica tra gli eletti al Mossoviet e potrebbe diventare il nuovo sindaco di Mosca. Quale sarebbe la sua prima decisione? Sono pronto a essere sindaco, vice sindaco o ad assumere qualunque altro ruolo sarà necessario e utile. La prima cosa che farei? Cambierei profondamente l'apparato perché bisogna rompere con la paralisi burocratica. E trasformerei la radio e la tv, che oggi di fatto appartengono al Comitato centrale del partito, in veri organi democratici cittadini». Enrico Singer Michail Gorbaciov: sempre più duro lo scontro con i radicali