L'Italia insegue il magico tris di Coppa

L'Italia insegue il magico tris di Coppa BASKET WB, Dopo la Knorr Bologna oggi giocano le finali Scavolini (Korac) e Primizie Parma (Ronchetti) L'Italia insegue il magico tris di Coppa Scortolo: «Difesa attenta e contropiede per battere ilBadalona» L'Italia insegue il magico tris. Dopo la Knorr Bologna, che una settimana fa ha strappato al Real Madrid la Coppa delle Coppe, questa sera potrebbero arrivare un'altra Coppa e mezzo. Le Primizie Parma in Coppa Ronchetti femminile difendono in Jugoslavia, con la Jedinstvo Tuzla, i 25 punti conquistati all'andata. E non dovrebbe essere un problema limitare l'eventuale passivo. Non altrettanto facile l'impegno della Scavolini Pesaro, che ospiterà la Juventud Badalona nella finale d'andata della Coppa Korac. Pesaro, che in Italia non ha rivali, in Europa non brilla: un solo trofeo conquistato (la Coppa delle Coppe nel 1983 nella finale col Villeurbanne), due finali clamorosamente bucate in Korac, sempre con 15 punti sul groppone (nell'86 contro Barcellona, e l'anno dopo col Cibona), un tentativo fallito in Coppa Campioni. «Purtroppo - spiega Sergio Scariole il giovane coach del pesaresi - in questi anni la Scavolini ha seminato moltissimo e raccolto poco. Ma stavolta non sarà così: vogliamo la Korac a tutti i costi. Fisicamente stiamo bene anche se Zampolini e Costa hanno avuto dei problemi in settimana e hanno potuto sostenere allenamenti ridotti. Sono sicuro che vinceremo se saremo sereni, se non ci faremo prendere dalla psicosi dello scarto, dei punti di distacco da conquistare pensando alla partita di ritorno fra una settimana. Sarebbe un errore imperdonabile». Pesaro dovrà vincere sfoderando le armi preferite. «Certo, difesa efficace, contropiede veloce e gioco ragionato contro la loro zona, valorizzando sotto canestro le potenzialità dèi nostri lunghi, Magnifico, Costa e Boni». Gli spagnoli, comunque, fanno paura: «Al momento abbiamo 50 possibilità su cento a testa di vittoria. Loro sanno giocare bene sia ragionando che in velocità, hanno uomini suffi¬ cienti per schierare due quintetti molto diversi e fortissimi. E' giusto che la finale si giochi fra noi e loro: queste sono le due squadre che hanno espresso il miglior basket in Korac». Scavolini e Badalona, stasera, si affronteranno per la terza volta in pochi mesi. Infatti il match, con gare di andata e ritorno, si è già giocato negli ottavi di finale. A Badalona vinse la Juventud con 16 punti di scarto (una partita che a Pesaro ricordano bene, visto che in quell'occasione s'infortunò Darwin Cook), nu! ritorno la Scavolini staccò gli avversari di 13 (con Cook ancora in tribuna). Pesaro sente molto - questa partita: «Un allenatore non dovrebbe pensare in questo modo, ma credo che la nostra sconfitta di domenica a Firenze, pur maturata in un contesto incredibile con i tiri liberi della differenza finale tirati a tempo scaduto, si giustifichi proprio col fatto che i miei ormai avevano in testa solamente la Coppa». C'è un precedente che potrebbe portar buono a Pesaro: quattro giorni prima di giocare la finale col Real Madrid, la Knorr perse di brutto a Caserta. Ma purtroppo anche la Juventud domenica scorsa non è andata meglio, finendo sotto di otto punti in quel ai Malaga nel campionato spagnolo. Sergio Scariolo è alla prima finale europea: meglio la Coppa o il campionato? «Sono due manifestazioni completamente diverse - conclude il coach marchigiano - in assoluto il campionato ha per me un fascino superiore, ma Pesaro è in una situazione particolare. Non vince in Europa da otto anni, è 'scottata' dall'* due finali di Korac perse consecutivamente e vuole a tutti i costi un altro trofeo continentale. Anche se ci fa piacere essere in testa al campionato, in questo momento pensiamo soltanto alla Coppa». Flavio Corazza