Chiuso senza dividendi l'89 del Banco di Roma

Chiuso senza dividendi l'89 del Banco di Roma Raddoppia l'utile, ma sarà destinato a riserve Chiuso senza dividendi l'89 del Banco di Roma ROMA. Utile netto di 103 miliardi di lire, più che raddoppiato rispetto ai 45,9 miliardi del 1988, ma niente dividendo visto che l'intero risultato di esercizio sarà destinato a riserve per proseguire la politica di rafforzamento della struttura patrimoniale. Queste le principali indicazioni che emergono dal bilancio 1989 del Banco di Roma, approvato ieri dal consiglio di amministrazione presieduto da Antonio Zurzolo, che verrà proposto all'assemblea degli azionisti convocata per il prossimo 24 aprile. Il consiglio di amministrazione dell'istituto proporrà all'assemblea degli azionisti di destinare a riserve l'intero utile di esercizio per proseguire nella politica di rafforzamento della struttura patrimoniale dell'istituto. La raccolta globale ha raggiunto il livello di 55.036 miliardi di lire come risultato di una forte crescita dei rapporti i con la clientela e di una flessione della raccolta sul mercato interbancario. Gli impieghi complessivi per cassa sono ammontati a 46.267 miliardi e riflettono una riduzione di quelli con i corrispondenti bancari e l'aumento di quelli con la clientela. Gli impieghi della sola rete italiana sono aumentati di oltre il 18%. Il miglioramento del risultato lordo di gestione è dovuto essenzialmente al più alto margine di interesse ( + 26,7%) e al contenimento dei costi di fun ziónamento (cresciuti scio del 5,4 per cento). Il margine della gestione or dinaria, escluse plusvalenze e partite straordinarie, è cresciu to del 75%. Ammortamenti ed accantonamenti sono ammontati a circa 575 miliardi (pari a un aumento del 29 per cento). Infine, il personale si è ridotto di 253 unità scendendo a 13.727. [Ansa]

Persone citate: Antonio Zurzolo

Luoghi citati: Roma