Due santi dividono un paese
Due santi dividono un paese Nel Reggiano Due santi dividono un paese REGGIO EMILIA. Nel Bel Paese anche i santi fanno polemica. San Giuseppe e santa Caterina hanno portato il caos per un giorno in un paese della pedecollina reggiana, Scandiano. Qui due patroni continuano a farsi i dispetti. San Giuseppe, retrocesso in serie B dal calendario nazionale, a Scandiano non vuol abdicare, nonostante la patrona ufficiale sia santa Caterina. Il Comune ha elevato la celebrazione del santo falegname a festa patronale, dato che Scandiano, da secoli, ospita il 19 marzo una fiera agricolaindustriale di notevole rango. Ma per lo Stato la festa patronale del paese continua a cadere per santa Caterina, il 25 novembre. Così, da qualche anno, il 19 marzo e il 25 novembre, a Scandiano, sono giorni all'insegna della confusione. Ma lunedì scorso si è superato ogni limite. I dipendenti comunali hanno fatto festa: chiusi tutti gli uffici dell'ente locale, le scuole dell'infanzia e gli asili nido comunali. Chiusa la materna parrocchiale, dedicata proprio a san Giuseppe. I bambini che frequentano le scuole statali, invece, sono andati (o, meglio, sarebbero dovuti andare) a scuola regolarmente. Non ha funzionato infatti il trasporto scolastico comunale: i conducenti, dipendenti comunali, sono rimasti a casa. E gli uffici postali? Gli sportelli, il giorno di San Giuseppe, erano aperti: gli addetti alle poste riconoscono come patrono Santa Caterina, quindi chiuderanno il 25 novembre. Tra i «sostenitori» dei due santi la sfida, aperta praticamente dall'anno in cui Giuseppe scomparve dal novero dei santi scritti in rosso sul calendario, si fa sempre più accesa. [b. e]
Luoghi citati: Reggio Emilia, Scandiano
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