Sfida con il prigioniero duello totale tra enigmi

Tra Madonne e pennelli d'oro Da mercoledì in mostra a Torino dipinti italiani 1460-1760 Tra Madonne e pennelli d'oro Per quella bottega passò Caravaggio t^tI TORINO m ELLA Galleria Voena si * rinnova, da mercoledì, ■ l'incontro con i «Dipinti A_U italiani: 1460-1760». In tale contesto si definisce il senso di un dipingere che in Bernardino Luini, autore dell'affresco della Vergine col Bambino in trono e gli angeli dell'Abbazia di Chiaravalle, si commisura con la serena interpretazione della Madonna col Bambino (dalla Pennsylvania Academy of the Fine Arts di Filadelfia): pacata definizione di un'immagine in primo piano, mentre sullo sfondo si profila un paesaggio lacustre che si stempera in lievi cadenze espressive. Luini si afferma attraverso il rapporto fra chiaro e scuro, fra la natura e l'atmosfera che la circonda. Nella ricerca di immergere le forme nell'atmosfera la linea di contorno tende ad allentarsi e, contemporaneamente, la duttile qualità della luce sembra privare le figure del loro peso e della concretezza della loro materia. Si passa alla Madonna in trono con il Bambino e Padre Eterno Benedicente di Paolo da Visso, attivo nelle Marche e in Umbria intorno alla metà del 1400. La sua tempera e oro, probabile parte centrale di un tabernacolo a sportelli, mostra «notevoli affinità con la Madonna col Bambino e santi della Pinacoteca di Ascoli Piceno». La nitida impostazione delle figure, dai nobili e calmi atteggiamenti, è rivelata, inoltre, dalla sicurezza con la quale viene delineato il drappeggio della veste, in un insieme di particolare dignità. Accanto a questo quadro si notano le tre tele di scuola caravaggesca di Bartolomeo Cavarozzi, Antiveduto Gramatica e Sisto Badalocchio. Nella Sacra Famiglia del Cavarozzi la Madonna è colta in un momento di intimità domestica con San Giuseppe che «la guarda con aria meditativa». Della sua attività si è occupato il Longhi che ha ricostruito un «corpus» di opere universalmente accettata come il San Girolamo scrìvente alla Pitti di Firenze, lo Sposalizio mistico di Santa Caterina al Museo Prado di Madrid e la Sacra Famiglia dell'Accademia Albertina di Torino. Del Gramatica, nella cui bottega passò Caravaggio, è presente l'Allegoria della Verità e della Misericordia. Tra le sue composizioni la più nota è l'Adorazione dei pastori, in San Giacomo degli Incunaboli a Roma. Il Martìrio di San Bartolomeo del Badalocchi rivela, viceversa, la drammaticità di una scena in cui l'e¬ spressione dolente del Santo e le due intense figure ai lati, risente «del clima postcaravaggesco romano del secondo decennio del Seicento, contraddistinto dai "caravaggeschi nobilitati" come Gentileschi, Saraceni, Cavarozzi, Vouet e Honthorst». L'itinerario espositivo rinnova, ancora, l'indagine conoscitiva sul San Gerolamo di Benedetto Diana, artista della cerchia di Giovanni Bellini, e sul San Nicola del Maestro di Barletta, sul Ritratto di Fortunio Liceti di Leandro dal Ponte detto Bassano. Quest'ultimo, quartogenito di Jacopo, ha raffigurato il medico e protoscenziato Liceti in «abito nero di stampo controriformato». Sullo sfondo si intravede Bologna e sul tavolo sono rappresentati alcuni attrezzi da chirurgo, i libri con le tavole delle effemeridi e quelle anatomiche, una clessidra, un teschio e un alambicco. Fra le altre opere si ricorda la figura virile di Salvator Rosa, allievo del cognato Francesco Francanzano e del napoletano Aniello Falcone; il Paesaggio con cascata del Panfi, che visse presso Firenze al servizio del Gran Principe Ferdinando e del cardinale Leopoldo de' Medici; il viaggio di Giacobbe del Locatelli dall'ampio respiro compositivo nella successione delle figure immerse in un paesaggio classicheggiante. L'attenzione si sposta, infine, su Le cucitrici del Traversi, che dipinse, oltre che soggetti del mondo popolare, sei tele con scene tratte dal Vecchio e Nuovo Testamento, conservate in San Paolo fuori le Mura a Roma. La mostra resta aperta sino al 15 aprile. Il ricavato dalla vendita del catalogo (ed. Allemandi), verrà devoluto all'Associazione Regionale Amici degli Handicappati. Angelo Mistrangelo Bernardino Luini: «Madonna col Bambino»