Presidenza, Pajetta ancora sconfitto

Presidenza, Pajetta ancoro sconfitto Presidenza, Pajetta ancoro sconfitto II «fronte del no» non lo ha votato A scrutinio segreto scelto Tortorella BOLOGNA DAL NOSTRO INVIATO Abbattuto e stanco, senza nemmeno la voglia di graffiare con qualche battuta, Giancarlo Pajetta ha ascoltato l'esito del voto che ha confermato Occhetto segretario, quindi ha preferito rinchiudersi in albergo. Il «vecchio ragazzo» anche questa volta non ce l'ha fatta a diventare presidente del Comitato centrale. Non è certo una novità che già nel precedente Congresso Pajetta aspirasse a quel ruolo toccato a Natta. Questa volta per lui sembrava proprio la volta buona, dopo la sua nomina a presidente dell'assemblea di Bologna. Anche se schierato con la mozione del no, Pajetta ha voluto giocare al Palasport un ruolo unitario, al di sopra delle parti, scegliendo la strada dell'astensione nel momento in cui si decidevano maggioranze e minoranze. Ma Natta e Ingrao non sembrano aver gradito la sua equidistanza dell'ultima ora. E proprio questo non schierarsi sembra essere la causa dell'insuccesso. Il colpo di scena ieri mattina. Pajetta, candidato dalla mozione numero uno, (quella maggioritaria del «sì» ad Occhetto), fino a poco prima dato come sicuro presidente del parlamentino del post-comunismo, è stato «sacrificato» al gioco dei nuovi equilibri. Chiarante e Garavini, rappresentanti della mozione del «no», hanno rivendicato un maggiore equilibrio nelle candidature delle presidenze, e soprattutto ne hanno fatto una questione di metodo. Motivo del dissenso: i nomi di Pajetta per il C.C. e di Giglia Tedesco per la Commissione nazionale di Garanzia erano stati presentati solo dal fronte maggioritario. Di qui la decisione di astenersi sul nome di Pajetta. L'accordo, trovato in extremis, è caduto sul nome di Tortorella, dopo che in un primo momento era stata pure ventilata l'ipotesi di confermare Natta a quella carica, ma l'interessato aveva fatto sapere di non essere disponibile «per motivi personali». Ieri, nel primo pomeriggio, la conferma ufficiale: dopo una votazione a scrutinio segreto di mezz'ora, Tortorella (che pure non ha partecipato al voto in seguito al malessere che lo aveva colpito il secondo giorno del congresso), è stato eletto presidente. «L'esito rappresenta una coerente espressione sul terreno dell'elezione degli organismi dirigenti», ha commentato Occhetto. tst. e] Giancarlo Pajetta

Luoghi citati: Bologna, Tortorella