«Così finiamo in A2» di Fla. Cor.

«Così finiamo in A2» «Così finiamo in A2» Sulla Philips l'incuboplayout Sembra ormai l'unico motivo d'interesse delle domeniche cestistiche: Milano è dentro o fuori dai play-off? Una settimana fa, dopo la vittoria sull'Arimo, la Philips era decima; adesso, dopo il tonfo al Palatrussardi con la Phonola, è piombata all'undicesimo posto, il primo per andare all'inferno dei playout e, se va male, in A/2. «Un altro lunedì triste, forse più sconvolgente del solito spiega il giemme Tony Cappellai! - non tanto per la misura della sconfitta, che con la Phonola ci poteva stare, ma per l'approccio dei nostri al match». La squadra, dunque, è ancora sotto accusa. Dopo cinque successi di fila e la bella e sfortunata prova in coppa Campioni a Barcellona (dov'è passato, senza fermarsi, l'ultimo treno per raggiungere le final-four di Saragozza), Casalini non la ritrova più. Per questo, ieri e oggi, in via Caltamssetta tutti i giocatori sono e saranno di nuovo «confessati» (era già accaduto dopo il ko di Napoli) uno ad uno dal presidente Morbelli, dal coach e da Cappellari. Come spiegano questa crisi? Domenica sono andati in campo pensando di avere già i due punti in tasca. E non è normale, visto che loro, quart'ultimi, affrontavano la quarta forza del campionato. Insomma un peccato di presunzione. Quasi tutti, poi, dicono di non essere tranquilli, di non saper come destreggiarsi in questa situazione che, i più, non avevano mai vissuto. E infine, innegabile, per alcuni comincia a farsi sentire il peso degli anni. Milano, ora, tenterà la corsa play-off sulle Cantine Riunite contando sul calendario migliore e sulla favorevole differenza canestri. «Tenendo presente continua Cappellari - che ogni tabella è inutile se non cambiamo mentalità. Se andiamo avanti così finiremo in A/2, anche se la società è già retrocessa nel torneo minore e dalla successiva promozione ha costruito le sue recenti fortune». Nelle ultime quattro gare la Philips affronterà Desio e Treviso fuori casa e Pesaro e Montecatini in trasferta. Più difficile il calendario delle Cantine che ospiteranno Caserta e Montecatini e faranno visita a Cantù e Varese. «Far fuori Milano sarà difficile - spiega il giemme delle Cantine, Gianni Pastarini - ma noi ci proveremo. Vogliamo vincere due gare in casa e una in trasferta. Isaac ci crede, sta recuperando tutti gli infortunati, e già domenica con l'Enimont abbiamo mostrato grinta e carattere», [fla. cor.]

Persone citate: Cappellari, Casalini, Gianni Pastarini, Morbelli, Tony Cappellai