Urss, presto ci saranno Borsa e spa

Urss, presto ci saranno Borsa e spa Aganbeyan, primo consulente di Gorbaciov, traccia un bilancio delle joint-ventures Urss, presto ci saranno Borsa e spa «E pagheremo i debiti» MILANO. Il pluralismo economico in Urss è già partito. Ci vorrà tempo ma ormai si è messo in moto il meccanismo per lo sviluppo di spa, Borsa e dei fallimenti per chi non regge il passo. Mentre in Urss si annunciano le grandi novità valutarie sul rublo, i consiglieri di Gorbaciov corrono ad assicurare i Paesi occidentali più impegnati sul fronte della perestrojka.Ci sono nuove mete da raggiungere, prima fra tutte la sostituzione del «sistema totalitario centralizzato con l'economia di mercato». Un passo non semplice per un paese che da anni si porta appresso un «sistema deformato e perverso sotto il profilo amministrativo». Questo ed altro ha detto ieri a Milano Abel Aganbeyan, primo consulente economico di Gorbaciov. Già l'economia di mercato non è semplice. A monte presuppone la riforma dei prezzi, che a sua volta esige il passaggio da un sistema di acquisti centralizzato ad un sistema in cui si crei un mercato monetario e un mercato di investimenti. Contrariamente a quanto si pensa, la Russia è un paese di grosso risparmio privato, anche perchè casa e terra sono gratis. Secondo Aganbeyan, le famiglie sovietiche hanno da parte oltre 450 miliardi di rubli, di cui 340 depositati, 20 investiti in titoli e 100 sotto il materasso. L'avvio del pluralismo è partito con le leggi sulla proprietà, sulla terra, sull'affitto. I risultati si vedono: in un anno si è passati da 3 banche centrali a quasi 300 istituti, sono nate 350 mila cooperative, con un fatturato di 40 miliardi di utile. Si metterà quindi in moto il meccanismo per lo sviluppo di società per azioni, di un monte titoli e della Borsa, mentre gruppi statali che vanno male economicamente potranno fai lire o passare a nuove gestioni. Un passo importante riguarda il sistema distributivo, oggi centralizzato. Una questione complicata, come dimostrano recenti episodi: i Georgiani, hanno venduto all'estero la metà del petrolio che era stato loro fornito, rimanendo a secco; gli stati che producono cotone hanno fatto altrettanto. «La decentralizzazione va fatta con criterio», ha commentato il consigliere di Gorbaciov. Tra i diritti già acquisiti in Urss, c'è quello di poter trattare direttamente con l'estero: sono già 14.000 le autorizzazioni. E. 1300 sono le società miste, per una produzione complessiva di 800 milioni di rubli, con capitali che ammontano a tre miliardi di dollari. Di esse, 150 sono già attive. La legge sulle joint-venture (gennaio '87) è in fase di revisione, come ha spiegato Victor Uckmar, consulente di Aganbeyan. Le modifiche riguardano aspetti fiscali (esenzioni di dazi), l'estensione della normativa a società contrattuali, clausole retroattive, la creazione di una borsa merci e di zone franche. «Il nostro punto debole resta la scarsa partecipazione al sistema finanziario e valutario mondiale», ha detto Abengeyan. «Abbiamo un deficit commerciale di 55 miliardi di dollari. Non è eccessivo, tuttavia pesa, visto che gli scambi con l'estero restano limitati. Ma non dobbiamo cercare altri crediti: prendere è facile, pagare è difficile. Ma la tendenza è di accrescere di una volta e mezza gli scambi». Perchè in questo momento la Russia è un cattivo pagatore? «E' un problema che sarà superato presto, legato ai cambiamenti in atto nei regolamenti bancari». E della Germania unita che pensa? «Sotto il profilo economico non vedo difficoltà. Ci sono aziende nella Rdt che lavorano per l'Urss e viceversa, ma basta accordarsi». E' un danno per l'Urss la separazione delle repubbliche baltiche? «Ci saranno problemi di profughi e di porti. Ma esse rappresentano il 2-3% del nostro prodotto lordo. Io credo che, se si separano, la Russia vivrà un po' meglio» Valeria Sacchi IL PRODOTTO INTERNO LORDO DELLA PERESTR0IJKA DATI IN MILIARDI DI DOLLARI '85 LO p&S co §111 TOTALE PER SETTORI F0NTE:1>^NEC0N:NU INDUSTRIA AGRICOLTURA ALTRI SETTORI m m n SETTORI NON 11986 1Ì1988 U1969 PRODUTTIVI PRODUTTIVI

Persone citate: Abel Aganbeyan, Aganbeyan, Gorbaciov, Valeria Sacchi, Victor Uckmar