Occhetto da Craxi, ma soltanto domenica

Occhetto da Craxi, ma soltanto domenica Giovedì il segretario del pei non sarà a Rimini per l'apertura della Conferenza socialista Occhetto da Craxi, ma soltanto domenica Una telefonata al leader psi: «Prima devo andare a Madrid» ROMA. Giovedì è assente giustificato, ma domenica ci sarà quasi sicuramente. Il dialogo fitto che si è avviato tra comunisti e socialisti in questo inizio di marzo va avanti anche se Achille Occhetto non potrà essere presente alla prima giornata della conferenza di programma che i socialisti aprono giovedì a Rimini. Ci andrà domenica, al rientro del viaggio in Spagna che era stato programmato da tempo e che non è riuscito a rinviare. Proprio giovedì il segretario comunista dovrà recarsi a Madrid per partecipare ad un dibattito organizzato dalla rivista Socialismo del futuro, assieme al capo del governo spagnolo, il socialista Felipe Gonzales, al tedesco Oscar Lafontain, candidato a cancelliere pei la Spd alle elezioni di dicembre. Ci dovi ebbero essere anche il capo del governo francese, il socialista Michel Rocard e Mario Soa- res. Insomma, se ci fosse stato anche Craxi, sarebbe stato al completo il gotha del socialismo europeo. Nella giornata di venerdì Occhetto dovrebbe avere un colloquio a quattr'occhi con Gonzales, che tra l'altro non ha mai incontrato. Era un impegno preso da tempo, e invano Occhetto ha tentato di farlo rinviare alla prossima settimana. Mentre il segretario comunista era nella sua Capalbio a riprendersi dalle fatiche congressuali, ci ha pensato Claudio Petruccioli a presentare la situazione ai socialisti, in modo che non nascessero equivoci assolutamente indesiderati. A Rimimi - ha spiegato Petruccioli a Craxi -, ci andrà una delegazione comunista al massimo livello, composta dallo stesso Petruccioli, da Walter Veltroni e Massimo D'Alema. Ieri, tornato a Roma, Occhetto si è premurato di telefonare al segretario socialista per spiegargli personalmente la situazione. Andrà a Rimimi almeno domenica ad ascoltare la replica di Craxi? gli è stato chiesto quando è comparso in mattinata a Montecitorio. «Non so. Fra l'altro, non credo che gli altri segretari ci vadano... Non è un congresso. Ma vedremo. Forse ci andrò domenica». E i socialisti sono sicuri che andrà a finire così. Nulla fa pensare diversamente. L'unico motivo di scontro tra comunisti e socialisti negli ultimi tempi è stata la crisi della giunta di Firenze, provocata dall'attacco del pei locale al sindaco psi sul problema degli immigrati di colore. Ma il caso è stato trattato con insolito tatto da entrambe le parti, visibilmente preoccupate di disinnescare contraccolpi a livello nazionale. Prima di partire per Madrid, Occhetto deve però badare ai problemi di casa sua: le dimissioni del «ministro-ombra» Vesentini, l'irrequietezza dei suoi compagni di gruppo e le trattative per i nuovi organi dirigenti del partito. A Botteghe Oscure se ne comincia a discutere da oggi col partito indeciso tra diverse soluzioni possibili. Colpito dalla tegola della presenza femminile obbligatoriamente fissata al 40 per cento dei posti, il pei deve rivedere tutte le ripartizioni fatte finora. Si parla di gonfiare la direzione per far posto alle nuove venute senza dover cacciar via i segretari regionali e delle grandi città, e anche qualche dirigente storico. Si parla anche della nascita di un «esecutivo», organo intermedio tra segretario e direzione, del quale farebbe parte anche Massimo D'Alema, come direttore dell'Unità. Alberto Rai /sarda

Luoghi citati: Capalbio, Firenze, Madrid, Rimini, Roma, Spagna