Silenzio dell'Eliseo

Silenzio dell'Eliseo Silenzio dell'Eliseo Parigi puntava sui socialisti Solo tiepidi applausi per Kohl PARIGI. Il governo francese ammette, con scarso entusiasmo, che i risultati delle elezioni nella Ddr sono imprevisti e costituiscono per il cancelliere federale Helmut Kohl «un successo personale», come ha detto ieri il ministro degli Esteri Roland Dumas, aggiungendo subito: «Adesso occorre trovare un giusto equilibrio tra le preoccupazioni della Germania che si unifica e la costruzione europea». «La campagna è stata condotta da Kohl sul tema dell'unificazione in condizioni di rapidità che gli altri partiti non ammettevano», ha dichiarato Dumas, spiegando che è stato anche «un voto in favore del successo economico e finanziario di Bonn. Occorre però tener conto dei voti minoritari», i quali dimostrano che un certo numero di elettori della Ddr «tengono ai vantaggi sociali acquisiti». Significativo il silenzio osservato ieri dall'Eliseo, dove il presidente Frangois Mitterrand aveva ricevuto pochi giorni prima delle elezioni i due principali esponenti del partito socialdemocratico, Willy Brandt e Oscar Lafontaine. La prima conseguenza dei nuovi sviluppi è che il vertice franco-tedesco in programma per i primi di aprile è stato rinviato: si terrà, probabilmente, a fine mese. Il problema tedesco è inoltre al centro delle conversazioni tra Mitterrand e il presidente cecoslovacco Vaclav Havel, arrivato proprio oggi a Parigi reduce dall'incontro con Lech Walesa sulle «frontiere continentali». I colloqui, senza trascurare le questioni bilaterali, toccheranno «un campo molt più vasto» in ragione del «corso accelerato che la storia ha assunto». «Sono certo che ci comprenderemo» ha detto Havel. Una conferenza stampa congiunta in programma questo pomeriggio dovrebbe consentire di conoscere gli umori dell'Eliseo. [Ansa]

Luoghi citati: Bonn, Ddr, Germania, Parigi