La Juventus non ci conta ma aspetta

La Juventus non ci conta ma aspetta La Juventus non ci conta ma aspetta Una atmosfera che sembra fiacca, quindi non convince, attorno al superderby italiano. Sospetti di fuoco sotto la cenere sparsa da Arrigo Sacchi che chiede soprattutto «una gara bella e corretta». Giovanni Trapattoni si sbilancia, conta su un gol. Ma, precisa, per festeggiai 3 ancora (ieri la scadenza dei 51 anni) una data importante. Invece, il match vale lo scudetto per il Milan e almeno mezza stagione per l'Inter. Vincere, per entrambe, significa ritrovare la tranquillità interna. Berlusconi tiene pronto il fucile se non saranno centrate almeno due tappe su tre del grande slam (scudetto, Coppa campioni. Coppa Italia, per completare il. successo intercontinentale di Tokyo) e Pellegrini il fucile l'ha già usato. Attende dal campo le risposte. Anche il cantiere che prepara il mega San Siro contribuisce ad ammosciare la cornice. I lavori in corso concedono 60 mila spettatori, 18 mila paganti e il resto abbonati rossoneri. Dei 18 mila, Berlusconi ne ha spediti 3100 al collega nerazzurro, ricambiando nella stessa misura la «cortesia» dell'andata. Ma è chiaro che gli infiltrati nerazzurri saranno di più, grazie alle manovre nella prevendita. Una cinquantina i giornalisti stranieri, tedeschi e olandesi sopratutto. Pellegrini voleva invitarli tutti a pranzo a S. Siro ma il Milan si è opposto: l'invito sarebbe stato uno sgarbo al padrone di casa. Non si arriverà certamente a superare i 2 miliardi d'incasso di derby recenti. Uno schiaffo alla partitissima, che molti declassano a semplice test-stanchezza per entrambe. Ma non abbiamo visto un Milan cotto, malgrado lo 0-3 del Comunale. Ieri Tassotti ha dato ima chiave che conferma l'impressione di domenica scorsa: assieme alla fatica psicofìsica (situazione molto diversa dalla cottura totale) il Milan contro la Juve ha peccato di presunzione. Tutti all'attacco, con quel che segue. Di contropiede avversario sono «morti» in tanti nella storia del calcio. Considerazioni che non tolgono nulla ai meriti di una Juve che ha il diritto di pensare ancora a chances di classifica. Anche se le squadre da scudetto al momento sono due, non una sola come ai tempi della • clamorosa rimonta del Toro sugli stessi bianconeri. Si corre il rischio, visto che il derby intriga, di scordare che è match decisivo anche quello del Napoli sul campo della Samp. La delicatezza della trasferta è sottolineata dalle prudenze di Bigon nel recupero di Renica. Il lungo forfait del Ubero titolare è forse la causa mag- Siore delle sofferenze di gioco el Napoli (Corredini bravo nel ruolo di vice, ma è mancatala sua spinta sulla fascia destra), ma quella odierna non è gara da rientri. Per i due punti «capitali», oggi, il Napoli rilancia Careca e il Milan ritrova Rijkaaitl. Stranieri di peso. Come loro, sul mercato, non ce ne sono più. Bruno Penice*

Luoghi citati: Italia, Napoli, Tokyo