La Fiat «motore» in Piazza Affari
La Fiat «motore» in Piazza Affari In Borsa tante voci anche sull'ABI (e secca smentita); a Pesenti il 6% Gim (Orlando) La Fiat «motore» in Piazza Affari Romiti: «Peugeot? Invenzioni» MILANO. La prima riunione di Piazza Affari del ciclo operativo di aprile è stata ancora contraddistinta dall'interesse degli investitori e dalle numerose indiscrezioni, peraltro incontrollate e poi smentite, sul gruppo Fiat. In un clima più disteso, con un leggero recupero del listino (indice Comit +0,83% a 672,51) comunque insufficiente a compensare lo scarto dei riporti, il titolo della holding torinese ha mantenuto una solida intonazione, mentre l'Irli, al centro di consistenti acquisti negli ultimi giorni, è stata oggetto di alcuni realizzi. La Fiat ordinaria ha chiuso a 10.390 lire, in rialzo di oltre l'l% sulla vigilia, e nel dopolistino ha toccato le 10.430 lire. Più calma l'Ifil che ha lasciato sul terreno poco più dell'1%. Anche ieri sono continuate le voci relative a possibili intese e passaggi di pacchetti azionari della Fiat, con il coinvolgimento anche di partners esteri. Ma tali ipotesi sono state nettamente smentite. L'Ifil ha negato «l'esistenza di qualsiasi trattativa relativa alla partecipazione strategica ed istituzionale in Fiat». E il ventilato negoziato tra la casa automobilistica torinese e la francese Peugeot? «Invenzioni, non c'è limite alle invenzioni», ha replicato l'amministratore delegato, Cesare Romiti, al termine della riunione di giunta della Confindustria. Per ora, dunque, non si vedono novità sostanziali all'orizzonte per il primo gruppo privato italiano. Certo da diverse riunioni i due titoli, Fiat e Ifil, hanno registrato consistenti interessi e volumi di scambi elevati. Probabilmente il rialzo va collegato ad una reazione seguita all'eccessivo ridimensionamento subito dai valori azionari; negli ultimi mesi, particolarmente difficili per tutto il mercato mobiliare. Tra le còrbeilles si avanzano due risposte per giustificare questa ripresa. In prossimità della campagna assembleare gli investitori iniziano a puntare su quelle società che garantiscono bilanci e risultati positivi (come è il caso di Fiat e Ifil). In più sui due titoli sono state segnalate correnti di acquisto provenienti dall'estero che certo hanno contribuito a questa rivalutazione. Nella prima giornata del mese borsistico di aprile, che non presenta impegni particolari per quanto riguarda gli aumenti di capitale, sono progredite sensibilmente anche Ifi, Rinascente, Fabbri, Magneti e Guardini. Il listino, oltre al gruppo Fiat, ha offerto ieri qualche altro spunto di interesse, pur restando pesantemente condizionato dai gravi fattori di incertezza presenti. Come le incognite legate alla riforma del mercato azionario e il pasticcio di Enimont. In casa De Benedetti continua a stentare l'Olivetti, per la quale è già stato anticipato un calo dei risultati, mentre si è ripresa la Cir, con un progresso di oltre il 2%. Tra gli altri titoli guida vanno segnalati i progressi di Mediobanca, che ha guadagnato 600 punti e delle Generali. Un capitolo a parte, naturalmente, riguarda il caso Enimont i cui riflessi di Borsa sono sempre più minacciosi per i risparmiatori. Il titolo della joint venture chimica si è mosso attorno alle 1400 lire, al di sotto del prezzo di collocamento, e la sensazione è che molti, in questo momento di grave incertezza per la società, vendano senza pensarci troppo. Anche la Ferruzzi finanziaria, capogruppo di Ravenna, e la Montedison segnano il passo al listino e sono molti tra le corbeilles a chiedersi come si chiuderanno i bilanci delle due società. Una certa sorpresa ha suscitato il tonfo dell'Italgas (-5%). In Piazza Affari è stato criticato il comportamento della società che ha comunicato i risultati '89, con un calo del risultato netto da 83 a 71 miliardi, proprio nel giorno in cui si chiudeva un suo aumento di capitale. Infine l'Italmobiliare (Pesenti) ha comunicato di aver raggiunto la quota del 6% nella Gim (gruppo Orlando) in parte attraverso acquisti sul mercato in parte rilevando quote dagli azionisti aderenti al patto di sindacato. Rinaldo Gianola IE la marcia dell^hl
Persone citate: Cesare Romiti, De Benedetti, Fabbri, Guardini, Pesenti, Rinaldo Gianola
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