Ciarrapico dal giudice sui rapporti con Calvi

Ciarrapico dal giudice sui rapporti con Calvi Il «re della minerale» indiziato di bancarotta Ciarrapico dal giudice sui rapporti con Calvi MELANO. L'industriale delle acque minerali Giuseppe Ciarrapico sarà interrogato oggi pomeriggio, come indiziato di concorso nella bancarotta del vecchio Banco Ambrosiano, dal giudice istruttore del tribunale di Milano, Anna Introini e dal sostituto procuratore Pier Luigi Dell'Osso. Ai due magistrati Ciarrapico dovrà spiegare come mai Roberto Calvi, allora presidente del Banco, nel marzo dell'82, gli concesse un mutuo di 35 miliardi nonostante il parere contrario degli uffici tecnici dell'Istituto di Credito. Con quella cifra, ed attingendo al fido di oltre 4 miliardi già ottenuto dall'Ambrosiano, l'imprenditore avrebbe acquistato, tramite la sua finanziaria Fidi eco, l'Ente Fiuggi. Secondo Dell'Osso, il mutuo potrebbe essere state un favore reso da Calvi per sdebitarsi per quanto Ciarrapico aveva fatto per lui, quando era in carcere \ con l'accusa di esportazione di capitali all'estero. Arrestato il 20 maggio dell'81 e rinchiuso nel carcere di Lodi, il presidente dell'Ambrosiano aveva incaricato la moglie, Clara Canetti, di attivarsi in varie direzioni per farlo tornare in libertà. Nella deposizione resa ai giudici milanesi negli Stati Uniti, la vedova di Calvi aveva affermato che Ciarrapico le aveva fatto incontrare Giulio Andreotti (che le avrebbe suggerito il nome dell'avv. Guarino come possibile legale) e Craxi. Durante l'incontro con quest'ultimo, presenta anche fon. Formica, prosegue la Calvi nella sua deposizione: «Dissi che finché ci fosse stato Cuccia di Mediobanca, mio marito sarebbe stato perseguitato ed osservai, frase anche questa suggeritami in precedenza da Ciarrapico: "Lei, onorevole, con il suo on. De Michelis, può mandare via Cuccia in mezz'ora"». (Agi]

Luoghi citati: Fiuggi, Lodi, Milano, Stati Uniti