L'Italgas va a gonfie vele
L'Italgas va a gonfie vele Il fatturato è salito a 2231 miliardi (+13,6%), dividendo 90 lire per azione L'Italgas va a gonfie vele Piaciuta l'operazione utenti-azionisti TORINO. Nel quartier generale torinese dell'Italgas tira aria di soddisfazione. La barca va, 1'«operazione utenti-azionisti» marcia secondo i ritmi previsti («Riceviamo da 3 a 400 richieste al giorno», spiegano gli uffici finanziari) e per la prima volta il gruppo torinese ha superato nella sua storia i 2000 miliardi di fatturato. Nell'89, infatti, il volume d'affari è stato esattamente di 2231 miliardi di lire, il 13,6% in più dell'anno precedente (1964 miliardi). Un ulteriore segnale dell'ottimo stato di salute del gruppo che ha conseguito un margine operativo lordo di 477 miliardi (contro i 440 dell'88), un valore aggiunto di 902 miliardi (817 lo scorso anno) ed un risultato netto di 71 miliardi, in lieve flessione rispetto all'anno precedente (83 miliardi) per la rilevante crescita degli ammortamenti: +48%. Proprio gli ammortamenti stanziati, insieme all'utile netto, spiega una nota della società, hanno determinato per l'89 un cash-flow di 424 miliardi, contro i 398 di dodici mesi fa. Gli investimenti nell'89 sono stati pari a 568 miliardi (3580 dall'80 ad oggi). Quanto ai risultati della capogruppo esaminati ieri dal consiglio di amministrazione, presieduto da Carlo Da Molo, il fatturato è salito da 1200 a 1362 miliardi; il valore aggiunto da 511 a 553 miliardi; il mol da 275 a 295 ed il cash-flow da 255 a 285 miliardi. Sulla base di questi dati sarà proposto agli azionisti un dividendo di 90 lire per azione, pari al 9% del capitale sociale. L'Italgas, che si pone ormai come operatore di primo piano di servizi tecnologici a contenuto ambientale, nel prossimo quinquennio prevede investimenti per 4 mila e 200 miliardi di lire, «ima cifra record», ha spiegato recentemente Da Molo, che servirà sia a diversificare il gruppo sia a nuove acquisizioni. In cinque anni l'Italgas prevede infatti di incrementare del 27% gli utenti serviti (oggi quasi 4,2 milioni sparsi in 1370 Comuni), del 45% le vendite di gas naturale e del 60% il fatturato. Per quanto riguarda la diversificazione, da tempo l'Ital¬ gas sta stringendo rapporti con società operative della General des Eaux, il colosso francese delle acque che fattura 17 mila miliardi. Sul piano finanziario sono stati resi noti anche i primi dati sull'operazione «utenti-zionisti», rappresentata da un prestito obbligazionario convertibile riservato alla clientela e deliberata dalla assemblea a dicembre dell'89, sta ottenendo un deciso successo. L'operazione è piaciuta: l'offerta, ricorda la nota del consiglio d'amministrazione, rimarrà aperta fino al 26 marzo, ma sinora è già stato sottoscritto il 90 per cento circa dei 60 milioni di obbligazioni disponibili (in tutto 120 mila pacchetti da 500 azioni l'uno). Il prestito, decisamente innovativo, darà un reddito annuo lordo oscillante del 10% (allineato ai titoli di Stato) e godimento a partire dal 3 aprile 1990. Nel quartier generale del gruppo torinese sono fiduciosi sull esito dell'operazione. «Per noi — ha spiegato recentemente Da Molo — è l'espressione di una società patrimonialmente solida e gestita in maniera trasparente. Ma è anche un segnale di democrazia finanziaria a tutto il Paese». Attualmente l'Italgas è una società controllata per il 40% dalla Snam (gruppo Eni), per il 15% dai Fondi comuni, mentre il 10% è in mano a fondi di investimento stranieri (sopratutto giapponesi, inglesi, scozzesi, ma anche «green stock» americani, in pratica i «fondi verdi»), il 5,3 appartiene al Fondo pensioni della Banca d'Italia. Dopo l'operazione riservata agli utenti circa il 9% potrebbe finire nelle mani della clientela. Una quota piuttosto robusta, tanto che gli stessi dirigènti della società hanno già fatto capire che potrebbe avere mi posto in consiglio d'amministrazione. L'operazione «utenti-azionisti», scattata a metà febbraio, fa parte di ima manovra sul capitale più complessa che porterà nelle casse della società 460 miliardi. Ma questa parte dell'operazione è ancora in «fase di svolgimento» e non è stata presa in esame dal consiglio d'aministrazione. [r.e.s] Carlo Da Molo
Persone citate: Carlo Da Molo
Luoghi citati: Torino
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