Tar ammette «vocazioni a tempo»

Tar ammette «vocazioni a tempo» Aente si dimette va in convento oi chiede di rientrare: «Non è instabile» Tar ammette «vocazioni a tempo» Sentenza a favore di un poliziotto-seminarista GENOVA. La vocazione religiosa — anche se temporanea — non esclude l'idoneità a ricoprire incarichi di polizia. Secondo una sentenza del Tar ligure, pronunciata nei giorni scorsi, è comprensibile che un poliziotto abbia una forte vocazione religiosa, che lo spinge a lasciare la polizia per entrare in seminario, senza per questo vedersi negata la possibilità di rientrare nel corpo. Dopo quattro anni di servizio, Luigi Antronaco, genovese, in quel periodo distaccato alla Polfer di Novi Ligure, aveva lasciato la polizia. La motivazione: il giovane, che aveva 27 anni, aveva deciso di entrare in un seminario. Dopo un anno, il ripensamento. Con una domanda indirizzata al ministero dell'Interno, Luigi Antronaco chiede di essere riammesso nel corpo, ma la domanda viene respinta. Al giudizio della commissione esaminatrice, non è stata la decisione di lasciare la polizia a suscitare perplessità, bensì la scoperta della vocazione di diven¬ tare prete e poi il suo repentino abbandono, che fanno pensare ad un giovane che non è sicuro delle scelte che fa, in altre parole con un carattere instabile. La pronuncia del Tar, accogliendo il ricorso presentato da Luigi Antronaco, oggi di 33 anni, assistito dall'avvocato Gian Fausto Lucifredi, ha sentenziato: «Mutare convincimento non è sinonimo di instabilità caratteriale». Per fugare ogni dubbio, si precisa anzi che «solo una personalità matura è capace di cambiare la propria vita per seguire una vocazione spirituale». In effetti, la propensione per l'attività ecclesiastica potrebbe sembrare difficilmente conciliabile con l'esigenza di servizio di un agente di portare un'arma e all'occasione di usarla. Ma la sentenza del Tribunale amministrativo non lascia spazio ad interpretazioni controverse. Spiega l'avvocato Gian Fausto Lucifredi: «E' chiaro che non esiste un diritto assoluto a riprendere il servizio, semmai è solo una facoltà dell'Ammini¬ strazione quella di esaminarla. Però, ci sembrava assurdo il motivo alla base del diniego. Anzi, in un primo momento non ci fu nemmeno fornita la motivazione, che dovetti richiedere con una specifica domanda». Secondo il legale, l'accoglimento del ricorso era scontato: «Il mio assistito non aveva lasciato la polizia in seguito a condanne penali, né a segnalazioni per cattiva condotta, ma per il desiderio di fare un'altra esperienza di vita. Anzi, durante i quattro anni di servizio era stato giudicato dai superiori perfettamente all'altezza dei suoi compiti». Luigi Antronaco era entrato in polizia nell'aprile dell'80, prima frequentando la scuola di Alessandria, il centro addestramento di Bologna, ed infine era stato assegnato al posto di polizia ferroviaria di Novi Ligure. Dopo aver lasciato il corpo, era entrato in un seminario a Genova, dove era rimasto per circa un anno. Nel luglio dell'86 aveva ricevuto il telegramma del ministe¬ ro dell'Interno che gli negava la riammissione. Continua Lucifredi: «Luigi Antronaco venne subito nel mio studio presen tandomi il caso. Esaminammo insieme la sua documentazione di servizio, che forniva un quadro ottimo dell'agente, e presentammo ricorso appellandone al principio generale che vige nel settore del pubblico impiego, secondo cui chiunque può rientrare in servizio purché ci sia disponibilità di posti». Il futuro di Antronaco dipende dalla via seguita dal ministero dell'Interno, cioè se presentare o meno appello al Consiglio di Stato. In casa Antronaco, risponde solo la madre. Dice di «avere poca memoria» e di non ricordarsi della permanenza in polizia del figlio, figurarsi della vocazione religiosa. Alla notizia dell'accoglimento del ricorso, chiede: «Allora, lo riprendono? Sa, Luigi lavora, ma con quello che guadagna non potrà mai mantenere una famiglia». Paola Cavallero

Persone citate: Gian Fausto Lucifredi, Lucifredi, Luigi Antronaco, Paola Cavallero, Polfer

Luoghi citati: Alessandria, Bologna, Genova, Novi Ligure