Polizia a Genova

Polizia a Genova Polizia a Genova Nasce la squadra extracomunitari GENOVA. La questura di Genova ha istituito una squadra speciale per affrontare i problemi legati all'immigrazione extracomunitaria, in particolare dall'Africa. Oltre ai compiti di prevenzione e repressione della criminalità, la sezione istituita dalla questura genovese ha il compito di assicurare assistenza e tutela, in collaborazione con enti pubblici e patronati, ai cittadini stranieri che si trovino in gravi difficoltà di sopravvivenza o di ambientamento nella realtà cittadina. «La realtà fiorentina è completamente diversa da quella di Genova. La convivenza con gli immigrati fino a questo momento non ha ancora destato alcun allarme», sottolinea il questore di Genova, il dottor Vito Matterà. In questura si dice che la formazione della squadra è stata pensata per potenziare gli uffici di polizia, in considerazione del continuo aumento della presenza di extra-comunitari in città. Da quando è entrata in vigore la sanatoria, sono state presentate oltre quattromila domande di regolarizzazione, di cui oltre milleseicento sinora sono state accolte. Nei giorni scorsi è stato anche scoperto un giro di certificati medici contraffatti, che servivano all'immigrato per dimostrare che il suo arrivo in Italia era precedente al primo dicembre e che quindi rientra nei casi previsti dalla sanatoria. A capo dell'organizzazione c'era un marocchino. La polizia sta cercando di risalire sulle sue tracce. Il nordafricano aveva rubato il timbro lineare ad un medico dell'ospedale Galliera, il quale aveva però provveduto a denunciarne la scomparsa. In questura hanno così notato la presentazione di certificati contrassegnati dal timbro del sanitario. E' così, immediatamente, scattato l'allarme della questura. Sembra che ogni certificato falso venisse venduto agli immigrati a caro prezzo, almeno mezzo milione di lire. Secondo la polizia, in città ne sarebbero stati «spacciati» alcune centinaia. La sezione speciale di Genova avrà una quindicina di componenti, tra cui un'interprete, e sarà coordinata da un funzio- nario. Con la collaborazione di enti pubblici e patronati darà all'immigrato indicazioni utili per inserirsi nel contesto socia le, segnalando organismi < strutture d'appoggio a cui potrà rivolgersi. Questi ed altri interventi do vrebbero evitare lo sfruttamento della malavita in città, che spesso approfitta delle difficoltà economiche degli immigrati, abbandonati a se stessi, per reclutarli come spacciatori di droga. Intanto anche gli abitanti del centro storico, riuniti in diversi comitati per combattere il degrado della zona, dove tra l'altro esiste la più alta presenza di immigrati extracomunitari, hanno annunciato un'iniziativa a tutela di senegalesi e marocchini. Si tratta di un «libro bianco», che verrà presentato alla magistratura, dove saranno indicati i nomi dei proprietari di immobili nel quartiere che vengono affittati a prezzi eccessivi. In pochi metri quadrati, in locali ricavati nei sottoscala e senza servizi igienici, vivono anche dieci persone. Ognuno di loro paga cento-centocinquantamila lire al mese. [p. e]

Luoghi citati: Africa, Genova, Italia