Fortunato: «Con undici punti è spareggio» di Bruno Bernardi

Fortunato: «Con undici punti è spareggio» A due mesi dall'infortunio di Pescara il jolly bianconero si candida ad un posto e stila una tabella per l'aggancio Fortunato: «Con undici punti è spareggio» «Per noi un pari solo a Napoli, per UMilan subito un ko nel derby» TORINO. «Ad Amburgo avevo paura di dover entrare nel finale, adesso sono pronto e spero proprio di disputare un tempo, o almeno uno spezzone, contro l'Udinese: la gamba è a posto, la condizione atletica è buona, mi manca un po' di fiato e lo posso trovare solo giocando». Daniele Fortunato si ricandida ad un posto nella Juve, dopo due mesi e qualche giorno dalla frattura al piede destro rimediata a Pescara in Coppa Italia il 10 gennaio scorso. Fortunato può rappresentare una forza fresca per lo sprint che vede la squadra bianconera impegnata su tre fronti. Zoff ci conta e, in settimana, intensificherà la preparazione del suo jolly che ieri si è allenato con Casiraghi, Napoli e le altre riserve. Considerando che Alessio zoppica per la botta, con leggera distorsione alla caviglia, Fortunato è in preallarme. Casiraghi ha scontato il turno di squalifica e, con ogni probabilità, andrà in panchina con la prospettiva, però, di entrare durante la ripresa. «Ci aspetta un mese e mezzo di fuoco e potrei essere utile, in qualsiasi ruolo, per far respirare qualcuno che s'è dato da fare moltissimo per consentire alla Juventus d'emergenza di fare molta strada», dice Fortunato. Sinora ha disputato diciotto partite di campionato (tre gol), sei in Coppa Uefa (un gol) e tre in Coppa Italia. Con l'Udinese ha un... conto in sospeso. «Proprio a Udine — rammenta — disputai, a mio modo di vedere, la miglior partita da libero: segnai un gol ma, per un malinteso con Galia, favorii la rimonta del friulani e dal 2-0 passammo poi al 2-2 sprecando un punto pesante. Non è stato l'unico ma, se teniamo conto che con il Bari in casa e a Cremona la fortuna ci ha dato una mano, la classifica è giusta». Dopo il clamoroso 3-0 sul Milan, c'è chi pensa ad una Juventus in grado di ripetere l'impresa sensazionale del '72-73 quando recuperò, in sei giornate, cinque lunghezze di svantaggio al Milan e vinse lo scudetto proprio sul filo di lana. «Qualche speranza c'è sempre, ma sono due le squadre che ci precedono: difficile che cedano entrambe e che noi non sbagliamo un colpo sino alla fine», osserva Fortunato. Poi, però, si diverte a stilare una tabella del Milan e della Juventus. «Pensando, ovviamente, che possa girargli un po' male — sorride Fortunato —, ho previsto per la capolista, in casa, una sconfitta nel derby, un pari con la Sampdoria e una vittoria con il Bari; in trasferta tre punti con Lecce, Bologna e Verona. Con sei punti salirebbe a quota 48. Noi ne dovremmo fare undici su dodici, lasciandone uno per strada al San Paolo contro il Napoli. Nella migliore delle ipotesi ci sarebbe uno spareggio. Ma non posso dimenticare che il Napoli ha solo il campio- nato su cui concentrare ogni sforzo e che, per arrivare ad una bella-scudetto, troppe cose dovrebbero congiurare in nostro favore». Fortunato preferisce pensare alle Coppe. «Facendo gli scongiuri, in semifinale di Coppa Uefa ci andremo e, pur sapendo che nella finale di ritorno di Coppa Italia a San Siro troveremo un Milan arrabbiato, cercheremo di centrare entrambi i traguardi», promette. Mentre Fortunato sta parlando, Zoff è attorniato da giovani tifosi che gli manifestano la loro solidarietà. La stessa simpatia che molti Juventus Club, sparsi in tutta Italia, hanno voluto dimostrargli anche attraverso la tv di Stato. Un plebiscito. «Se dovesse andarsene — commenta Fortunato —, come si va dicendo, mi dispiacerebbe tanto: è giusto che nel calcio si giudichi in base ai risultati ma qui più si hanno i risultati e più aumentano i... problemi. E' una cosa un po' strana». Bruno Bernardi Insieme. Chiusano e Marocchi al Sestriere dopo il «Processo del lunedì»

Persone citate: Casiraghi, Chiusano, Daniele Fortunato, Galia, Marocchi, Zoff